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Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
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Notizie Aiop Nazionale

Obbligo vaccinale per gli operatori sanitari
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Obbligo vaccinale per gli operatori sanitari

Scattano le prime sospensioni

Francesca Gardini, Ufficio giuridico 

A due mesi dall’entrata in vigore del D.L. 44/2021 con il quale, come ormai noto, è stata introdotta la vaccinazione per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 quale requisito essenziale per lo svolgimento della prestazione lavorativa da parte degli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, si registrano le prime sospensioni dei lavoratori del comparto sanitario pubblico.

È di mercoledì u.s., infatti, la comunicazione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, consultabile sul sito istituzionale al seguente link, con la quale si è resa nota la decisione della stessa di inibire a 115 operatori sanitari non vaccinati, nei confronti dei quali era stato notificato formale atto di accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale, la possibilità di accedere ai rispettivi reparti, sospendendoli, di fatto, dal servizio. Nel contempo l’Azienda rende noto che nei confronti dei predetti operatoti andrà avanti, a livello aziendale, la procedura finalizzata ad accertare la possibilità di collocarli a mansioni “non a rischio” o in smart working, e che laddove ciò non sia possibile la sospensione formale avrà effetto dal giorno dell’accertamento dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale.

La sospensione, del resto, si rammenta, discende ex lege dall’atto di accertamento da parte della ASL della mancata osservanza dell’obbligo vaccinale, dunque, come chiarito dallo stesso Ministero della Salute in un parere rivolto alla FNOMCEO, in allegato, è una «ipotesi di sospensione obbligatoria, per la quale la valutazione sulla gravità dei fatti presupposti viene compiuta in via preventiva dal legislatore; analogamente, è lo stesso legislatore a prevedere in via automatica la cessazione della predetta misura cautelare nel caso di ottemperanza dell’obbligo vaccinale».

Si segnala, invece, che altre Regioni, come l’Emilia Romagna, hanno richiamato le ASL a procedere con la massima celerità, al completamento delle procedure finalizzate all’adempimento dell’obbligo vaccinale ovvero, al ricorrere delle condizioni di legge, all’accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale e alle conseguenti comunicazioni al datore di lavoro e all’Ordine professionale di appartenenza, invitando, medio tempore, i medici competenti a supportare i datori di lavoro con modalità coerenti rispetto agli specifici strumenti e percorsi disciplinati nel D.L. 44/2021.

Rappresentiamo, comunque, che, alla data del 18 giugno 2021, dal report settimanale per categorie a cura del Commissario Straordinario, allegato, risulta che sulla popolazione di personale sanitario pari a 1.941.805, il 97,64% degli operatori ha ricevuta la prima dose di vaccino o la dose unica e che il 2,36% è in attesa della prima somministrazione. Risultano, inoltre, 1.687.217 unità di personale che hanno completato il ciclo vaccinale (86,89%). 

 

 

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