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Commissione Affari Sociali. Le risposte del sottosegretario Gemmato su PNRR e liste d'attesa
Nel corso della seduta di giovedì 22 giugno il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha risposto a una serie di interrogazioni di interesse.
Nel corso della seduta di giovedì 22 giugno in Commissione Affari sociali, il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato ha risposto alle seguenti interrogazioni a risposta scritta:
-n.
5-01013, a prima firma Malavasi (PD), in materia di
interventi tesi a recuperare i ritardi nell'attuazione della Missione 6 del PNRR. In particolare, l'interrogante chiedeva di sapere
quali fossero nello specifico i ritardi individuati nell'attuazione della Missione 6 del Pnrr e in ragione di questi quali iniziative di competenza si intendessero attuare, programmando anche eventuali interventi normativi correttivi per recuperare i ritardi accumulati.
Di seguito una sintesi della risposta del Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato:
- Le criticità rilevate sono state oggetto di interlocuzioni ed approfondimento nel corso dei Nuclei tecnici calendarizzati nel mese di maggio, nel corso dei quali le Regioni interessate hanno comunicato lo stato di avanzamento dei singoli interventi. Per quanto attiene il sub intervento COT-device, le Regioni, in qualità di Soggetti Attuatori, stanno procedendo alla definizione degli acquisti coerentemente con lo sviluppo dei progetti di Telemedicina a livello regionale (telemonitoraggio, telecontrollo, televisita, teleconsulto e teleassistenza);
- in riferimento agli obiettivi da realizzarsi entro il primo trimestre 2023, si segnala inoltre che in data 17 aprile 2023 è stata riscontrata la Deliberazione n. 9 del Collegio per il controllo concomitante della Corte dei Conti in materia;
- in sostanza, il cronoprogramma del primo semestre 2023 indicato dai Target di Casa della Comunità e Ospedali di Comunità, prevede: a) la definizione del progetto idoneo all'indizione della gara lavori entro il primo trimestre 2023 (TI 2023); b) la definizione del capitolato di gara e l'indizione della stessa nei 3 mesi successivi (T2 2023);
- tenuto conto dell'adesione ad Accordi Quadro, il target del T2 2023 per la stragrande maggioranza degli interventi di fatto è stato anticipato, essendo già state indette le gare e, dunque, assegnati i codici identificativi di gara (CIG);
- al fine di accelerare le procedure, il Ministero della salute ha stimolato le attività delle Stazioni appaltanti volte ad anticipare già al 31 marzo, ove possibile, anche le procedure dell'avvio delle gare lavori. Infine, con riferimento all'intervento «Verso un ospedale sicuro e sostenibile (M6 - C2 - 1.2)», si segnala che alla data del 31 marzo è stato raggiunto l'obiettivo M6C2-00-ITA-2 concernente la «Pubblicazione della procedura di gara per interventi antisismici», posto che alla suindicata scadenza risultavano assegnati ai progetti 109 Codici CIG su 109 previsti.
QUI la risposta completa.
In sede di replica, Malavasi (PD) ha sottolineato come sia nell'interesse di tutti evitare di disperdere risorse essenziali derivanti dal PNRR per potenziare il Servizio sanitario nazionale e garantire una presa in carico dei pazienti più efficace. Ha, inoltre, affermato che il Governo debba fornire un sostegno alle Regioni, in considerazione della complessità delle procedure.
- n.
5-01017, a prima firma Vietri (FdI), in materia di
iniziative per migliorare l'accesso alle prestazioni sanitarie e la trasparenza delle liste d'attesa nella regione Campania. In particolare, l'interrogante chiedeva di sapere
quali iniziative di competenza il Governo intendesse assumere per migliorare l'accesso alle prestazioni sanitarie e rendere trasparente l'intera filiera delle liste di attesa.
Di seguito una sintesi della risposta del Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato:
- Il Governo intende migliorare l'accesso alle prestazioni sanitarie e rendere trasparente l'intera filiera delle «liste di attesa». A tal proposito e a riscontro del riferimento riportato nel QT sui «fondi per le liste d'attesa – 500 milioni stanziati oltre due anni fa – spesi solo al 70 per cento», concluso il monitoraggio 2022, con decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198 in materia di proroga dei termini legislativi, è stato previsto che le regioni che non abbiano ancora azzerato le liste potranno continuare ad avvalersi di specifiche misure di finanziamento per proseguire le attività di recupero e per intervenire ulteriormente sulle liste d'attesa;
- per tale finalità, il Ministero della Salute ha già invitato le Regioni a condurre un aggiornamento delle liste d'attesa (cosiddetta «pulizia delle liste d'attesa») e implementare i processi di valutazione dell'appropriatezza prescrittiva nell'ottica di proseguire le attività di affiancamento, supporto e monitoraggio degli adempimenti e dei risultati conseguiti dalle regioni;
- nel caso della Campania, che ha utilizzato meno del 50 per cento del finanziamento e recuperato meno del 50 per cento delle prestazioni, con il Programma Operativo 2022-24 la Regione si è impegnata «ad una puntuale attività di ricognizione volta a rilevare la concreta capacità operativa delle aziende di procedere entro il termine del 31 dicembre 2023 al recupero delle liste di attesa sulla base di quanto previsto dagli specifici provvedimenti regionali (da ultima DGRC 209/2022) e conseguentemente stimare per l'esercizio 2023 gli utilizzi delle somme assegnate negli esercizi 2021,2022 e non ancora impiegate al 31 dicembre 2022»;
- a valle di tale ricognizione e stima, sarà valutata anche la opportunità, come avvenuto negli esercizi 2021 e 2022, di fare ricorso alle strutture private accreditate attraverso l'assegnazione di quote di budget integrativi, destinate ed adeguatamente rendicontate, al recupero delle liste di attesa, secondo quanto previsto dalla normativa vigente sul recupero delle liste di attesa.
QUI la risposta completa.