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La Clinica San Francesco raggiunge i 5000 interventi chirurgici con tecnica robotica
Si tratta della prima struttura sanitaria al di fuori degli Stati Uniti ad ottenere questo traguardo
Enrico Andreoli, Clinica San Francesco
La Clinica San Francesco di Verona, gruppo GHC, raggiunge un traguardo storico nella chirurgia robotica ortopedica.
Il 16 gennaio 2023 il dottor Piergiuseppe Perazzini, responsabile dell’Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia, e la sua équipe hanno eseguito l’intervento di sostituzione protesica articolare con tecnica robotica Mako numero 5000.
Si tratta di un traguardo mai raggiunto da alcuna struttura sanitaria al di fuori degli USA che corona il lungo cammino iniziato ben 12 anni fa (esattamente il 27 gennaio 2011) dal dottor Perazzini con i primi interventi in Europa di protesi monocompartimentale di ginocchio, seguiti nel 2012 da quelli di protesi totale di anca e successivamente nel 2017 da quelli di protesi totale di ginocchio (primo in Italia).
Una esperienza entusiasmante quella intrapresa dal chirurgo veronese, vero pioniere in questo settore, che ha permesso di ottenere dei risultati più che ragguardevoli per i pazienti e di continuare un percorso di affinamento della tecnica che ha portato la Clinica a divenire centro di riferimento nazionale ed internazionale per questa tecnologia chirurgica oltre che scuola di insegnamento per tale metodica.
L’esperienza maturata dal dottor Perazzini e dalla sua équipe pone la struttura ai vertici mondiali per numero di impianti protesici robotici eseguiti ponendosi ora all’avanguardia nell’utilizzo di tecnologia innovative.
“Dopo 5000 interventi posso affermare – dichiara il dottor Perazzini – che l’innovazione tecnologica e quindi la metodica robotica rappresenti il futuro della chirurgia protesica permettendo di raggiungere una precisione nell’impianto impensabile in precedenza, riproducibile, migliorando in modo sensibile i risultati clinici nel breve e medio periodo”.
Dal 2013 la Clinica è sede del CORE, Centro di Ortopedia Robotica Europeo, dal 2019 “Struttura di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica” della Regione Veneto e dal 2021 centro di riferimento della SICM, la Società Italiana di Chirurgia della Mano.