2602
Legge di Bilancio: per la manovra tempi strettissimi
Inizia alla Camera l’esame del documento che dispone per il prossimo triennio e che deve essere approvato entro la fine dell’anno
Dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri e qualche giorno utile alla definizione e bollinatura del testo, la prima manovra di bilancio del Governo Meloni ha iniziato il suo iter parlamentare alla Camera dei deputati (AC 643-bis). Tempi strettissimi per una legge che, visti i temi e le risorse disponibili, lascia poco margine all’iniziativa parlamentare.
Alla sanità, a cui è dedicato il Titolo VI (artt. 93-97), sono destinati più di due miliardi all’anno per i prossimi tre anni: l’art. 96 incrementa il fondo sanitario nazionale per 2,15 miliardi nel 2023 - di cui 1,4 per fronteggiare il caro energia –, 2,3 miliardi nel 2024 e 2,6 miliardi nel 2025.
Nel frattempo, la Commissione Bilancio ha avviato e concluso un rapido giro di audizioni e, tra quelle di interesse, segnaliamo:
- Confindustria:
-
È positivo l’incremento delle risorse per il Servizio Sanitario Nazionale. Ma continuiamo a segnalare a Governo e Parlamento che, sulla sanità, si continua a non tenere conto degli extra costi energetici che subisce l’intera filiera della salute privata italiana che opera per conto del SSN stesso;
-
Non si può non evidenziare che il meccanismo dei payback su farmaci e device rappresenta un’anomalia che andrebbe superata;
-
Le risorse mancate per gli investimenti delle imprese si devono anche al fatto che una parte di quelle a disposizione, al netto degli interventi sull’energia, vengono impiegate per obiettivi a nostro avviso non prioritari in questa fase di emergenza e, comunque, discutibili nel merito;
-
L’esigenza di una rigorosa attuazione del PNRR, essenziale per avere la credibilità necessaria sia a ottenere le indispensabili rimodulazioni del Piano imposte dall’emergenza bellica, sia a “giocare” in modo efficace la partita cruciale della riforma della governance economica europea;
-
Sul PNRR, evidenziamo che il tempo stringe rispetto a obiettivi e traguardi di fine anno: tra questi, l’attuazione della legge sulla concorrenza, tassello basilare, e peraltro non rinviabile, per modernizzare il Paese, nonché la prosecuzione dell’azione di semplificazione di norme e procedimenti amministrativi necessaria per velocizzare gli investimenti.
QUI la memoria completa.
- Conferenza delle Regioni:
-
Uno dei temi prioritari per le Regioni e le Province Autonome è la Sanità;
-
In particolare, il tema della sanità verte su due punti principali: Livello del fabbisogno sanitario nazionale e Maggiori costi fonti energetiche.
-
L’articolo 96, del ddl legge di bilancio 2023, prevede un adeguamento del livello del finanziamento del SSN pari a 2.150 milioni di euro per l’anno 2023, 2.300 milioni di euro per l’anno 2024 e 2.500 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025. Esclusivamente per l’anno 2023, una quota delle suddette risorse, pari a 1.400 milioni di euro, è destinata alla copertura dei maggiori costi derivanti dall’incremento dei prezzi delle fonti energetiche. Ma il sistema necessita di ulteriori risorse nell’esercizio 2022 a seguito di una verifica puntuale sugli effettivi costi sostenuti dalle aziende sanitarie, in quanto è in bilico il mancato raggiungimento degli equilibri in sanità per il 2022;
-
Si ritiene che debbano essere portate avanti due priorità fondamentali, quali:
QUI la memoria completa.
Scade domani, mercoledì 7 dicembre, alle ore 16.30, il termine per la presentazione degli emendamenti. A seguire potrebbe riunirsi l'Ufficio di presidenza per la definizione del numero dei segnalati e per la programmazione dei lavori in ordine alle votazioni e alla conclusione dell’esame in Commissione, mentre nei giorni seguenti (tra sabato 10 e domenica 11) dovranno essere dichiarate le inammissibilità e segnalati gli emendamenti prioritari.