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Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
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Notizie Aiop Nazionale

Riordino sistema emergenza-urgenza: Presentazione Ddl Cantù, A.S.224
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Riordino sistema emergenza-urgenza: Presentazione Ddl Cantù, A.S.224

Giovedì 21 settembre, alle ore 12.00 presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Ddl in materia di riordino sistema emergenza-urgenza ("Riordino del Sistema di emergenza sanitaria preospedaliera e integrazione con il Sistema ospedaliero di emergenza urgenza" A.S 224).

Giovedì 21 settembre, alle ore 12.00 presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Ddl in materia di riordino sistema emergenza-urgenza ("Riordino del Sistema di emergenza sanitaria preospedaliera e integrazione con il Sistema ospedaliero di emergenza urgenza" A.S 224). Di seguito le principali dichiarazioni rilasciate. 

 

La Sen. Maria Cristina Cantù (Lega), ha evidenziato che:

  • occorre garantire un servizio nazionale innovativo e omogeneo su tutto il territorio, prevedendo il riordino del sistema sanitario di emergenza preospedaliero e la necessaria integrazione con quello ospedaliero, basato sul Numero Unico Europeo 112 con operatori multilingue; 
  • a tale scopo sarà perfezionata la rete diretta dalle Regioni e dalle Province Autonome, composta dalle centrali e dalle sale operative dentro le quali operano medici, infermieri e tecnici altamente specializzati in emergenza-urgenza che coordinano la rete dei mezzi di soccorso, avvalendosi anche del terzo settore; 
  • il personale delle Centrali Operative del soccorso dovrà essere maggiormente professionalizzato attraverso la definizione di standard formativi specifici e la stessa attenzione dovrà essere posta nella definizione della figura del Soccorritore e dell'Autista Soccorritore; 
  • i punti di forza sono l'appropriatezza, l'uniformità e la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini e il consolidamento dei sistemi di elisoccorso regionali e interregionali; 
  • un elemento importante è l'integrazione tra il servizio pre ospedaliero e ospedaliero. Le amministrazioni regionali e provinciali dovranno gestire in forma unitaria le risorse umane e provvedere alla riorganizzazione del pronto soccorso e dei DEA, anche attivando percorsi rapidi di trattamento, in base ai livelli di urgenza; 
  • sono stati altresì previsti interventi per la digitalizzazione dei processi clinico-assistenziali e ospedalieri, requisito essenziale per gli enti erogatori e gli interventi di adeguamento del sistema di emergenza urgenza per incrementare i posti letto, attraverso la riqualificazione delle strutture preesistenti come ad esempio ospedali e Rsa, comprese quelle nate a seguito della pandemia Covid; 
  • con il Ddl si introduce anche un sistema di monitoraggio delle prestazioni degli erogatori.

 

Giovanni Migliore, Presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) ha sottolineato che:

  • l'assistenza in emergenza urgenza è un asse portante del servizio sanitario nazionale e del diritto alla tutela della salute dei cittadini. Oggi è indispensabile avere una Legge di riordino che ne possa garantire efficienza e omogeneità organizzativa in tutta Italia;
  • il disegno di legge, oltre a colmare questo gap, introduce  alcune novità importanti. Il soccorso preospedaliero viene integrato con la rete ospedaliera e viene introdotto un sistema nazionale di valutazione e monitoraggio delle prestazioni. Ma soprattutto il sistema di soccorso attuale e futuro necessita di professionisti qualificati e anche su questo il provvedimento interviene con la previsione, anche per gli infermieri, di un percorso di formazione specifica.

 

Fabio De Iaco, Presidente della Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU) ha evidenziato che:

  • il Ddl ha il merito di intervenire su molti punti ancora irrisolti della fase pre ospedaliera dell'emergenza urgenza dove l'obiettivo finale è un sistema unico efficace e sostenibile che preveda l'efficientamento della fase ospedaliera e la totale integrazione tra le due fasi, attraverso l'unicità del ruolo dei sanitari e la piena condivisione delle funzioni di coordinamento.

 

Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale dell'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica (AAROI-EMAC) ha sottolineato che:

  • è auspicabile che il sistema di emergenza urgenza territoriale sia appropriato, efficace, efficiente, ed equamente organizzato in tutte le Regioni d'Italia; 
  • il modello che da sempre si propone non contempla un medico in ogni ambulanza, ma un'opportuna integrazione tra mezzi infermierizzati e medicalizzati in base alle reali esigenze della popolazione e al progresso tecnologico e organizzativo, puntando sulla qualità e quindi anche sulle competenze e sulle skills dei professionisti sanitari sui quali fondarlo.

 

Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha evidenziato che:

  • vi è il tempo per  migliorare il disegno di legge attraverso emendamenti e c’è la disponibilità del Governo nell’accoglierli;
  • occorrono nuovi modelli organizzativi per il SSN e il Ddl, a tal proposito, introduce una maggiore integrazione tra il sistema preospedaliero e quello ospedaliero. 
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