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Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
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Notizie Aiop Nazionale

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La Presidenza austriaca dell’Unione europea

Un periodo difficile di sfide ed opportunità

Alberta Sciachì, Responsabile Ufficio Rapporti internazionali della Sede nazionale

L’Austria ha appena assunto il semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, che si concluderà con la fine del 2018, in un periodo particolarmente impegnativo contraddistinto dalle negoziazioni sulla Brexit, dall’elaborazione del futuro Multiannual financial framework, nonché dalle procedure d’accesso degli Stati balcanici meridionali. Tutto ciò nel contesto di un’Unione, caratterizzata da una parte da valori e regole comuni, dall’altra da profonde differenze negli Stati membri. Queste diversità nazionali e regionali costituiscono, secondo la Presidenza austriaca, una ragione di ricchezza e di forza interne, ma richiedono anche di essere tenute in debita considerazione attraverso il principio di sussidiarietà. A tale riguardo, la Task Force sulla sussidiarietà e la proporzionalità - costituita dal Presidente della Commissione europea, con la collaborazione di rappresentanti dei parlamenti nazionali e del Comitato delle Regioni - presenterà a breve le proprie raccomandazioni su come applicare nel modo migliore tali principi, in coerenza con il proprio motto “Doing less more efficiently”. Condividendo tale visione della politica comunitaria, l’Austria è pronta ad impegnarsi per rafforzare il principio di sussidiarietà, a seconda delle problematiche in cui è più o meno necessario l’intervento dell’Unione europea. In alcune questioni di dettaglio, le Istituzioni comunitarie sono chiamate a fare un passo indietro, essendo più competenti a prendere decisioni in materia gli Stati membri e le Regioni, mentre sui temi d’importanza prioritaria, dalla difesa comune alla digitalizzazione, è necessario rendere più efficace la cooperazione. In questa prospettiva la Presidenza austriaca ha in programma una Conferenza ad alto livello appunto sul principio di sussidiarietà. A tale impostazione, si collega anche l’annunciata consultazione dei cittadini, organizzata nei singoli Stati membri, per discutere i futuri sviluppi dell’Ue e migliorare le loro opportunità di partecipazione a livello europeo.
Per quanto concerne più specificamente la politica per la sanità e la protezione dei consumatori, le priorità presentate dall’Austria sono quattro: equità delle condizioni di lavoro; mobilità, salute e sicurezza sul luogo di lavoro; sanità e protezione dei consumatori; uguaglianza di genere.
Per quanto concerne la politica sociale, il focus è centrato sulla diffusione della digitalizzazione, in quanto destinata a produrre cambiamenti a tutti i livelli: negli affari, al lavoro, nei sistemi sanitari. Nuove modalità lavorative emergono, infatti, dalla sempre più accentuata diffusione di tale fenomeno e richiedono una comprensione e regole condivise nel mercato unico per evitare la distorsione della concorrenza. A livello più generale, la Presidenza austriaca continuerà le negoziazioni in preparazione di una Direttiva sulla trasparenza delle condizioni di lavoro nell’Ue e sulle nuove linee guida per l’occupazione.
In un contesto come quello attuale in continuo cambiamento, è necessario garantire le condizioni di lavoro, tenendo conto dell’accresciuta mobilità dei cittadini, che richiede una revisione del Regolamento sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, garantendo anche un miglior acceso a tali sistemi per i lavoratori autonomi o impiegati in forme di lavoro atipiche. Altrettanto importante è non trascurare il consolidato tema della salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Assicurare la sostenibilità dei sistemi di protezione sociale, con particolare riguardo all’assistenza sanitaria, costituisce, in effetti, una delle principali sfide che sono chiamati ad affrontare gli Stati membri.
Infine, per quanto concerne specificamente la sanità, al di là dei tradizionali programmi di tutela della salute pubblica, l’obiettivo fondamentale è la valutazione delle innovazioni sia nel campo dei farmaci, sia in quello dell’ingegneria medica, temi d’importanza prioritaria con riferimento alle decisioni da assumere per la loro applicazione a nuove terapie. La Presidenza austriaca continuerà quindi il lavoro sul Regolamento per Health Technology Assessment, uno degli impegni già portati avanti dalle istituzioni comunitarie.
Tutte le iniziative proposte dalla Commissione europea in campo sanitario e sociale costituiscono il quadro in cui si inserisce la Presidenza semestrale dell’Austria del Consiglio Ue e si apre ad impegni futuri di non trascurabile importanza, come già detto: dalla Direttiva sulla trasparenza delle condizioni di lavoro, al Coordinamento dei sistemi di protezioni sociale e al Regolamento per la validazione delle nuove tecnologie.
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