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Senato. Presentata interrogazione in materia di entrata in vigore dei nuovi LEA e del nuovo tariffario
Martedì 9 aprile u.s., è stata presentata l'interrogazione a risposta scritta n.4-01130, a prima firma Paita (IV-C-RE), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di entrata in vigore dei nuovi LEA e del nuovo tariffario.
Martedì 9 aprile u.s., è stata presentata l'interrogazione a risposta scritta n.4-01130, a prima firma Paita (IV-C-RE), indirizzata al Ministro della Salute, in materia di entrata in vigore dei nuovi LEA e del nuovo tariffario.
Premesso che:
La nozione di livelli essenziali è stata introdotta nella Costituzione dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, di riforma del Titolo V, con riferimento alla competenza legislativa esclusiva dello Stato nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali da garantire su tutto il territorio nazionale. In ambito sanitario, i livelli essenziali di assistenza (LEA) sono stati poi definiti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001, che costituisce un classificatore e nomenclatore delle prestazioni sanitarie sulla base della loro erogabilità da parte del SSN. Con la legge di stabilità per il 2016 (articolo 1, comma 556, della legge n. 208 del 2015) è stata istituita la commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA e la promozione dell'appropriatezza nel servizio sanitario nazionale, con il precipuo scopo di elaborare una proposta di aggiornamento dei LEA per il 2017. L'aggiornamento si è avuto con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 recante "Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017, con cui sono state disposte modifiche al nomenclatore della specialistica ambulatoriale, includendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed eliminando quelle ormai obsolete, nonché innovando il nomenclatore dell'assistenza protesica, l'elenco delle malattie rare e quello delle malattie croniche, introducendo introdotto nuovi vaccini e nuovi accertamenti per patologie neonatali. L'entrata in vigore dei nuovi LEA è stata impostata come "progressiva", perché legata ad una verifica, da parte delle Regioni, della loro sostenibilità economica. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 ha previsto un aggiornamento annuale, entro il 28 febbraio dell'anno di riferimento, a cura della commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA e la promozione dell'appropriatezza nel servizio sanitario nazionale. Le risorse necessarie per l'aggiornamento sono state stanziate soltanto dalla legge di bilancio per il 2022 (art. 1, comma 288, della legge n. 234 del 2021), che, a decorrere dal 2022, finalizza a tale scopo uno stanziamento annuale pari a 200 milioni di euro a valere sulla quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale. Il termine per l'approvazione dei nuovi LEA era stato inizialmente fissato al 1° gennaio 2024, poi rinviato al 1° aprile dello stesso anno e ora, si apprende, ulteriormente differito al 1° gennaio 2025. Tale decisione si traduce in un concreto pregiudizio per i cittadini. Insieme a tali prestazioni fondamentali, inoltre, è stata rinviata alla medesima data l'entrata in vigore del nuovo tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e della protesica per disabili.
L'interrogante chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per anticipare l'entrata in vigore dei nuovi LEA e del nuovo tariffario e, in subordine, come intenda assicurare su tutto il territorio nazionale almeno il rapido aggiornamento di quelle prestazioni il cui rinvio non appare in alcun modo procrastinabile salvo mettere gravemente a rischio la salute degli interessati, come l'estensione degli screening neonatali.
Il testo dell'interrogazione è disponibile al link ipertestuale.