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Notizie dalla Liguria

Manovra: stanziati 150 milioni, nel triennio 2019/2021, per ridurre le liste d’attesa

Negli ultimi anni, abbiamo avuto modo di rilevare come uno degli effetti più evidenti della costante, progressiva e ingravescente riduzione delle risorse sia stata una delle cause dell'incremento delle liste d'attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie. Un fenomeno percepito dai cittadini come una forte criticità del Ssn, in quanto compromette l’accessibilità e la fruibilità ai servizi necessari alla tutela della loro salute.

Cambiamento

Fra i più importanti atti governativi di questa complessa stagione si colloca certamente la nota di aggiornamento al DEF in approvazione in Parlamento l’11 ottobre.

Il 10 ottobre le Commissioni Affari Sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato hanno espresso i pareri favorevoli rispetto ai profili di interesse in ambito sanitario. Ciò che qui importa in maniera particolarmente rilevante è quanto contenuto nel parere presentato dal relatore, il Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Sileri (M5S) sotto due profili.

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Notizie Aiop Nazionale

Ripartizione delle risorse del PNRR destinate all’investimento “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”
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Ripartizione delle risorse del PNRR destinate all’investimento “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”

Suddivise le risorse relative all’assistenza domiciliare (ADI)

Marilena Rombolà, Ufficio giuridico della Sede nazionale

Nella G.U., Serie Generale n. 55 del 6 marzo 2023, è stato pubblicato il decreto del Ministero della Salute del 23 gennaio 2023, con il quale vengono ripartite le risorse riconducibili all’investimento M6 C1 – 1.2 “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” e, in particolare, al sub-investimento M6 C1-1.2.1 relativo all’assistenza domiciliare (ADI) del PNRR.

Il decreto distribuisce le predette risorse a favore delle regioni e delle province autonome, individuate quali soggetti attuatori, secondo il riparto operato nella relativa tabella allegata al provvedimento, che ne costituisce parte integrante e fissa, altresì, gli obiettivi specifici che tali soggetti dovranno raggiungere annualmente, fino ad ottenere, entro il 2026, un incremento (di almeno 800.000 unità) del numero di pazienti over sessantacinque trattati in assistenza domiciliare.

Fatta salva l’erogazione della totalità dei fondi previsti per l’anno 2022, per gli anni successivi, il decreto prevede:

  • per l’anno 2023, l’erogazione, a titolo di anticipazione, del 50% delle risorse previste per la medesima annualità, subordinata al raggiungimento degli obiettivi specifici (incremento totale pazienti over 65) previsti per l’anno precedente (2022);
  • per l’anno 2024, l’erogazione, a titolo di rimborso, del 50% delle risorse riferite all’annualità precedente (2023), e, a titolo di anticipazione, del 50% delle risorse previste per l’anno 2024, subordinata al raggiungimento degli obiettivi specifici (incremento totale pazienti over 65) previsti per l’anno 2023;
  • per l’anno 2025, l’erogazione, a titolo di rimborso, del 50% delle risorse riferite all’annualità precedente (2024), e, a titolo di anticipazione, del 50% delle risorse previste per l’anno 2025, subordinata al raggiungimento degli obiettivi specifici (incremento totale pazienti over 65) previsti per l’anno 2024;
  • per l’anno 2026, l’erogazione, a titolo di rimborso, del 50% delle risorse riferite all’annualità precedente (2025), subordinata al raggiungimento degli obiettivi finali (incremento totale pazienti over 65) previsti.

Il monitoraggio relativo al raggiungimento dei citati obiettivi, riportati nella tabella allegata al decreto, viene affidato all’AGENAS, che sarà tenuta a verificare i dati rilevati tramite gli indicatori del flusso ministeriale SIAD dedicato all’assistenza domiciliare, previa conferma della completezza dei dati da parte della Direzione Generale del Ministero.

Per consentire tale verifica, il decreto impone alle regioni e alle province autonome destinatarie delle risorse, la trasmissione dei dati del predetto flusso nel corso dell’anno, secondo le tempistiche e le specifiche tecniche all’uopo previste, fino al consolidamento annuale, che dovrà avvenire entro il 15 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, prevedendo, altresì, che in caso di ritardo o di inerzia nella presentazione dei dati di monitoraggio entro le scadenze previste, il  finanziamento per la quota annuale relativa agli obiettivi non raggiunti nel periodo di riferimento verrà revocato.

Come precisato al comma 4 dell’art. 3, una volta verificato l’esito positivo del monitoraggio svolto da AGENAS, le risorse saranno erogate secondo le indicazioni fornite dal Ministero della salute entro il 30 aprile di ciascun anno, con l’impegno, per i soggetti attuatori, a erogare le prestazioni di cura domiciliare attraverso le organizzazioni pubbliche e private accreditate di cui all’art. 8 quater del D.lgs. n. 502 del 1992 (art. 3, comma 5).

 

TELEMEDICINA: FIRMATO CONTRATTO SERVIZI PIATTAFORMA NAZIONALE

Missione 6 Componente 1 sub-investimento 1.2.3 “Telemedicina” del PNRR

Lo scorso 8 marzo, alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, è stato firmato il contratto tra AGENAS -in qualità di soggetto attuatore- e il Raggruppamento temporaneo di Impresa (RTI) Engineering Ingegneria Informatica S.P.A.  e Almaviva S.P.A., per l’affidamento in concessione della “Progettazione, realizzazione e gestione dei Servizi abilitanti della Piattaforma nazionale di Telemedicina PNRR” – in attuazione della Missione 6 Componente 1 sub investimento 1.2.3 “Telemedicina”, per un valore complessivo di 250 milioni di euro.

Come affermato dallo stesso Ministro, la piattaforma nazionale di telemedicina consentirà ai professionisti sanitari di “disporre di nuovi strumenti validati per operare efficacemente in ogni processo individuale e multi-disciplinare”, consentendo, al contempo, di migliorare “l’accessibilità dei pazienti alle cure e alle prestazioni” e di fornire risposte tempestive e di qualità alla domanda di servizi sanitari, in un’ottica di “superamento delle disuguaglianze nell’offerta delle prestazioni e dell’assistenza tra le diverse aree territoriali”.

Il Ministro della Salute, come si legge nel comunicato reperibile al seguente link, non ha mancato di evidenziare che il contratto in oggetto “pone l’Italia all’avanguardia rispetto alle altre nazioni europee nell’utilizzo dei fondi del PNRR in ambito sanitario e apre una fase nuova nella prospettiva di ammodernamento e razionalizzazione del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

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