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Il Presidente Mattarella all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Vita-Salute San Raffaele
Crescita dell’Ateneo e strategie per il futuro al centro dell’evento organizzato dalla famiglia Rotelli e da Kamel Ghribi, Vice Presidente del Gruppo San Donato e Presidente di GKSD Investment Holding
Evento in grande stile quello tenutosi, lunedì 27 marzo, presso l’ateneo Università Vita-Salute San Raffaele, per l’apertura ufficiale dell’Anno Accademico 2022-23.
La cerimonia, officiata dal Rettore Enrico Gherlone e dal Presidente dell’ateneo Paolo Rotelli, ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Capo dello Stato è stato accolto in sala da un lungo applauso e da una folta schiera di illustri ospiti istituzionali: il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, la ministra alla Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente del gruppo San Donato, Angelino Alfano.
Erano presenti il Presidente della Regione Attilio Fontana, il Sindaco di Milano Beppe Sala, l'arcivescovo di Milano, Mons. Delpini e altre autorità.
Oxford italiana e nuovi posti
La cerimonia si è aperta con il saluto istituzionale del Presidente dell’Ateneo Paolo Rotelli.
Durante il suo intervento, il Presidente ha messo in evidenza la crescita dell’Ateneo: UniSR conta, ad oggi, 5.700 studenti e l’anno in corso fa registrare un ulteriore incremento degli iscritti dell’area medica, che salgono, già dal prossimo A.A., a 750 per Medicina e Chirurgia e 150 per l’International MD Program, corso di medicina in lingua inglese.
Per l’ammissione all’A.A. 2024-25, poi, è stata annunciata l’apertura dei test ai ragazzi del penultimo anno di scuola superiore.
Il 2022 ha segnato l’ampliamento del Campus Milano 2, dove gli oltre 14.150 mq dei nuovi Palazzo Donatello e Palazzo Cellini si sommano ai circa 11.000 mq di Palazzo Canova e Palazzo Borromini, già in uso dell’ateneo dal 2020: la Facoltà di Psicologia e la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele possono così godere di uno spazio costruito su misura e pensato appositamente per i loro studenti.
Si aggiunge anche un’importante crescita del Simulation Lab, con gli oltre 1.100 mq di spazi altamente tecnologici che riproducono una shock room/terapia intensiva, una sala operatoria e gli ambienti di controllo attigui alle sale operatorie, in cui gli studenti della Facoltà di Medicina e gli specializzandi potranno simulare manovre di soccorso, esami diagnostici, visite di controllo e procedure infermieristiche e chirurgiche, il tutto grazie a manichini estremamente realistici e interattivi.
Un ampliamento degli spazi, dunque, ma anche e soprattutto della qualità dell’offerta accademica, garantita anche dall’ampliamento della rete dei teaching hospital, selezionati tra gli ospedali del Gruppo San Donato per le lauree abilitanti e i tirocini, come ben descritto dal Rettore nella sua relazione.
“Vogliamo essere la Oxford italiana” ha commentato Rotelli.
Gli interventi istituzionali
Le dichiarazioni del Presidente e la relazione del Rettore sono state accolte molto positivamente.
“L’incremento dei posti disponibili – ha detto la ministra Anna Maria Bernini – segue le intenzioni del ministero dell’Università di garantire una apertura programmata e sostenibile ai corsi di Medicina e Chirurgia così come alle scuole di specializzazione. Entro aprile il nostro gruppo di lavoro chiarirà le dimensioni e i termini in cui avverrà questo processo di cambiamento. L’obiettivo è formare nuovi medici analizzando le specializzazioni di cui fra dieci anni avremo bisogno”.
Il ministro Schillaci, poi, ha aggiunto: “Credo che bisogna far sì che chi si laurea vada a ricoprire alcuni ruoli che oggi sono un po' trascurati o non presi molto in considerazione dai neolaureati. Penso soprattutto all'emergenza-urgenza. Stiamo preparando un pacchetto per consentire che chi lavora in emergenza-urgenza, sin dagli anni della scuola di specializzazione, possa avere una premialità legata a un lavoro che è particolarmente usurante». In particolare, «credo che chi presta servizio di emergenza-urgenza debba avere un'anzianità di servizio riconosciuta in maniera premiale. Cercheremo il prima possibile di anticipare quanto previsto nella legge di bilancio per il primo gennaio 2024 per chi lavora in emergenza-urgenza e anticiparlo almeno di 6-7 mesi”.