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Notizie dalla Liguria

La scomparsa del Presidente Gustavo Sciachì

Presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000

Lo scorso 25 marzo si è spento l’avvocato Gustavo Sciachì, presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000. Un lungo tratto di strada che rende evidente la grande stima e la fiducia che l’Associazione ha risposto nella sua persona. La sua presidenza ha attraversato il tratto più lungo dei 50 anni della storia dell’Aiop, incidendo profondamente sullo sviluppo dell’Associazione, portandola ad acquisire soprattutto maggiore credibilità e forza nel confronto con le istituzioni regionali e nazionali.

Vietato curarsi negli ospedali migliori

Intervista al Presidente nazionale, Gabriele Pelissero, pubblicata su Il Giornale

«Stiamo scivolando verso una situazione inaccettabile - lancia l'allarme Gabriele Pelissero, presidente dell'Aiop -. Invece di migliorare il livello medio nelle regioni che più zoppicano, si vogliono introdurre filtri e blocchi contro le realtà all' avanguardia. E in questo modo, senza che l' opinione pubblica sia stata informata, si toglierà a migliaia di pazienti il potere di scegliere i centri più evoluti. Penso alle migliaia di persone che oggi puntano a Nord per farsi impiantare una protesi all' anca o al ginocchio».

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Notizie Aiop Nazionale

L'efficacia degli investimenti sanitari
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L'efficacia degli investimenti sanitari

I pareri del panel di esperti della Commissione

Alberta Sciachì, Responsabile ufficio Rapporti internazionali

La Commissione europea fin dal 2012 ha istituito un Expert panel sul tema Effective ways of investing in health, al fine di acquisire pareri scientifici utili per il sostengo a sistemi sanitari moderni, flessibili e sostenibili. Tale organo consultivo multidisciplinare è composto da esperti indipendenti di diversi Paesi europei (tra cui Walter Ricciardi) e produce, su mandato della Commissione stessa, studi approfonditi su temi che vanno dalle cure primarie ed ospedaliere alla farmaceutica, dalla ricerca alla protezione sociale, dall’ambito transfrontaliero ai metodi di finanziamento, dai sistemi informativi alle ineguaglianze sanitarie.
Recentemente sul sito della Commissione europea sono state pubblicati tre pareri elaborati dal panel, in merito a problematiche di particolare rilievo: i metodi di pagamento per i presidi medici innovativi ad alto costo, le metodologie per stimare le performance delle cure primarie e la valutazione dell’accesso alle cure sanitarie in Europa.
Lo studio relativo ai metodi innovativi di pagamento dei prodotti farmaceutici di nuova generazione analizza i modi in cui le autorità nazionale competenti per i prezzi ed i rimborsi potrebbero migliorare l’accesso dei pazienti a tali prodotti. Pur sostenendo che non è dato un unico metodo adatto per tutte le situazioni, lo studio definisce alcuni principi destinati a guidare la definizione di specifici modelli di pagamento basati sulla trasparenza, le norme di autorizzazione e le regole di mercato e propone criteri di valutazione del valore sociale dei nuovi dispositivi, basati sull’Health technology assessment (HTA) al fine di promuovere le innovazioni più utili sotto il profilo demografico ed epidemiologico.
Il parere sugli strumenti per verificare le performance delle cure primarie, prende in considerazione la complessa organizzazione e le modalità operative dei servizi primari, nonché i relativi outcome in termini di equità, qualità e sostenibilità finanziaria. Sulla base di questi principi generali, analizza dieci dimensioni ricavandone indicatori chiave per la valutazione, ad esempio, della coerenza con gli obiettivi generali del sistema sanitario. Per tale motivo l’argomento è oggetto di studio anche per il gruppo di rappresentanti degli Stati membri per la verifica delle performance dei sistemi sanitari (HSPA) che pubblicherà nella prima metà dell’anno corrente un report sulla valutazione delle cure primarie.
La ricerca sull’accesso alle cure sanitarie nell’Ue, infine, risponde alla richiesta di benchmark quantitativi e qualitativi per verificare il progresso nella riduzione dei bisogni sanitari che restano insoddisfatti (“unmet needs”) e si propone pertanto di sostenere gli Stati membri nel superamento delle lacune nella disponibilità di servizi, allo scopo di dare piena esecuzione ai principi espressi nel documento European Pillar of Social Rights, approvato a novembre 2017. Il parere si basa sui dati raccolti annualmente in merito al reddito ed alle condizioni di vita (EU-SILC) e richiama l’attenzione sulla percentuale relativamente alta di bisogni insoddisfatti in alcuni Stati membri. Il Panel propone, per superare il problema, un meccanismo orientato al perseguimento di un obiettivo ambizioso, ma realistico, basato sulla media dei risultati degli Stati più efficienti. Vengono inoltre specificati i modi per identificare la distribuzione per Paese e per categorie di persone dei bisogni che non ricevono risposta, nonché le strategie per affrontare tali sfide, svincolando gli investimenti disponibili a livello nazionale ed europeo.

Nel prossimo numero di inform@iop sarà illustrata più dettagliatamente la Opinion on benchmarking access to healthcare in the Eu, in quanto tema potenzialmente più interessante per il settore ospedaliero.
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