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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

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EU Health Programme

9,4 miliardi di euro necessari per il nuovo programma sanitario dell'Unione europea

Niccolò de Arcayne, Relazioni istituzionali ed internazionali

La Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Committee on the Environment, Public Health and Food Safety), lo scorso mercoledì 14 ottobre, ha adottato la propria relazione sul programma di azione dell'UE nel settore sanitario, meglio conosciuto come "EU4Health" con 74 voti a favore, 5 contrari e 1 astensione.

Gli eurodeputati hanno apertamente dichiarato di voler aumentare il bilancio per il programma a 9,4 miliardi di euro, come originariamente proposto dalla Commissione, per migliorare la promozione della salute e rendere i sistemi sanitari più resilienti in tutta l'Ue.

Il COVID-19 ha dimostrato che l'Unione ha urgente bisogno di un ambizioso programma sanitario per garantire che i sistemi sanitari europei possano affrontare future minacce per la salute. Ciò non è possibile se il bilancio viene ridotto a 1,7 miliardi di euro, come proposto dagli Stati membri.

Per raggiungere gli obiettivi del programma, la relazione si propone, tra l'altro, di:

• concentrarsi maggiormente sulla prevenzione delle malattie
• ridurre le disuguaglianze di salute
• digitalizzare l'assistenza sanitaria attraverso la creazione e l'applicazione del registro europeo della sanità elettronica
• affrontare la resistenza dei cittadini alla vaccinazione nell'Ue
• rafforzare la lotta dell'Unione europea contro il cancro, in sinergia con il piano europeo contro il cancro
• prevenire e gestire malattie croniche, come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2
• intraprendere azioni più specifiche per affrontare la carenza di medicinali e fare un uso migliore degli antimicrobici, come gli antibiotici
• promuovere la salute affrontando i rischi per la salute, come l'uso dannoso di alcol e tabacco.

Per garantire che il programma diventi operativo in maniera efficace, gli eurodeputati propongono di istituire un gruppo di lavoro, con funzioni direttive, composto da esperti indipendenti nel campo della salute pubblica.

Al contempo, i parlamentari europei vogliono aumentare la cooperazione a livello comunitario, per migliorare la preparazione in caso di crisi sanitaria. Chiedono il rafforzamento dei mandati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell'Agenzia europea del farmaco (EMA).

Nella stessa giornata, a seguito del voto, il relatore del Parlamento Cristian-Silviu Buşoi (PPE, Romania) ha dichiarato: "La crisi COVID-19 ha messo in luce la necessità di strumenti sanitari ben definiti e adeguatamente finanziati, nonché di stimolare l'innovazione e investire di più nella salute in generale. Sarà fondamentale aumentare i finanziamenti per il programma EU4Health a 9,4 miliardi di euro, come proposto dalla Commissione a maggio, al fine di avere la capacità di affrontare future pandemie e minacce per la salute, rendendo i nostri sistemi sanitari più resilienti".

Il Parlamento dovrebbe votare questa relazione, al più tardi durante la sessione plenaria dell'11-12 novembre, dopodiché sarà pronto per avviare i negoziati con gli Stati membri, in modo che il programma possa essere attuato dall'inizio del 2021.
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