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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

Visita al Tel-Aviv Sourasky Medical Center
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Visita al Tel-Aviv Sourasky Medical Center

Tel Aviv, 7 novembre 2018

Gaia Garofalo (Presidente AIOP Giovani Lazio) e Massimo Fiorella (Vice Presidente AIOP Giovani Lazio)

Israele ha una spesa sanitaria pari al 7.3% del PIL (ben al di sotto dell’8,9% dell’ Italia), una spesa sanitaria pro capite di $PPP 2’834 (in Italia $PPP 3'542) e un rapporto di 2.2 posti letto per acuti ogni mille abitanti (in Italia 3 per mille abitanti). Ciononostante, l’aspettativa di vita è però in linea con il nostro Paese, attestandosi a circa 80 anni per gli uomini e 84 anni per le donne, la qualità degli outcomes è considerevole e l’attività di ricerca e sviluppo è tra le più importanti al mondo. Le specificità che rendono questo possibile sono emerse chiaramente durante le varie visite a centri di ricerca e strutture ospedaliere svoltesi durante lo Study Tour, e in maniera evidente durante la giornata trascorsa al Tel – Aviv Sourasky Medical Center, anche noto in Israele come Ichilov.

Mercoledì 7 novembre la delegazione AIOP Giovani si è recata presso il Tel-Aviv Sourasky Medical Center. La struttura, fondata nel 1914, 34 anni prima della nascita dello Stato di Israele che, con i suoi 1471 posti letto rappresenta il secondo ospedale del Paese e ha il più grande Pronto Soccorso di tutto lo Stato in termini di accessi.

Il Tel-Aviv Sourasky Medical Center sorge su un’area di 250’000 metri quadri, è l’ospedale di riferimento di un’area che comprende 400’000 residenti e nel 2017 vi si sono recati 1.8 milioni di pazienti e sono nati 12'000 bambini.

L’ospedale è composto da 4 edifici principali: Ichilov General Hospital (Ospedale generale), Lis Maternity and Women’s Hospital (Ospedale specializzato per le donne), Dana-Dwek Children’s Hospital (Ospedale pediatrico) e Rehabilitation Hospital (Ospedale di riabilitazione). La struttura nel suo insieme comprende anche un’area sotterranea specializzata in caso di attacchi chimici e biologici che è stata inaugurata nel 2011, è costata $110 milioni di cui $45 milioni donati dal miliardario israeliano Sammy Ofer e può essere convertita in un’area con 750 posti letto in caso di attacchi terroristici.

Durante la visita della delegazione, iniziata con un meeting con il CEO Prof. Rommi Gamzu, sono state elencate le peculiarità dell’ospedale, a cui è seguita poi una visita dei reparti di neurochirurgia, neurologia, trauma center, stroke unit, ricerca ed emergenza- urgenza.

È subito emersa la peculiarità forse più interessante, vale a dire il raggruppamento in macro aree che consente al Sourasky un’efficientamento in termini di risorse, sia umane che economiche, ed un beneficio in termini di qualità delle cure. La neurochirurgia, la neurologia, stroke unit, psichiatria, trauma center neurologico e riabilitazione neurologica sono infatti tutti raggruppati in un unico grande dipartimento, affidato alla direzione del Prof Nir Giladi, che ha introdotto la delegazione agli strumenti telematici di analisi e controllo del dipartimento, alla cartella clinica digitale che segue il paziente durante tutto il ciclo di vita, e ha spiegato le tecniche organizzative che consentono a Ichilov, sebbene ospedale pubblico, di avere risultati economici positivi. Tali risultati sono resi possibili anche dal tipo di organizzazione, e dal fatto che ogni capo dipartimento sia responsabile non solo della parte clinica, ma anche della tenuta economica dello stesso, e dal fatto che ogni rapporto tra unità diverse del Sourasky sia necessariamente regolato da uno scambio di flussi finanziari, per rendere ogni dipartimento controllabile dal punto di vista dei costi e della marginalità.

Il Tel-Aviv Sourasky Medical Center gode di un’ottima reputazione internazionale nel campo della ricerca, infatti all'interno dell'ospedale vi è un'università e nel 2016 ha fatto domanda per 14 nuovi brevetti. Dal punto di vista economico, nel 2017 ha fatturato oltre ILS 2.7 Bln, ossia circa $750 Mln/Euro 660 Mln, di cui circa il 90% del fatturato è finanziato tramite le principali assicurazioni pubbliche, mentre la restante parte è divisa quasi equamente tra il finanziamento, tramite le assicurazioni private, il turismo sanitario (oltre Euro 20 Mln nel 2017) e le donazioni.

Infine, nell'ospedale lavorano 6'400 dipendenti di cui 1’300 medici e 2’200 infermieri e si caratterizza per un modello patient-centered care, e da un dialogo costante tra i dipartimenti per acuti e riabilitazione e i laboratori di ricerca. Ad Ichilov infatti, la ricerca è guidata dalle necessità dei pazienti ricoverati nei vari reparti, e le due anime del centro, la R&D e l’assistenza medica, viaggiano di pari passo. Ecco spiegato il “miracolo” israeliano.
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