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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

Caro-energia: pubblicato in GU il decreto di riparto di 1,6 miliardi di euro
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Caro-energia: pubblicato in GU il decreto di riparto di 1,6 miliardi di euro

Il riparto viene effettuato sulla base delle quote di accesso al FSN 2022

Marilena Rombolà, Ufficio giuridico della Sede nazionale

Nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 62 del 14 marzo 2023, è stato pubblicato il decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 10 gennaio 2023, con il quale, in applicazione dell’art. 5, comma 4, del decreto legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n. 175, si provvede alla ripartizione tra le regioni e le province autonome dell’importo complessivo di 1.600 milioni di euro.

Tale ultimo importo, come precisato all’art. 1, comma 1, tiene conto delle somme stanziate, rispettivamente:

  •  dall’art. 40, comma 1, del decreto legge n. 50/2022 (c.d. decreto aiuti), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91/2022, pari a 200 milioni di euro, quale contributo per far fronte ai maggiori costi sostenuti dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale a causa dell’aumento dei prezzi delle fonti energetiche;
  • dall’art. 5, comma 3 del decreto legge n. 144/2022 (c.d. decreto aiuti-ter), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 175/2022, che ha incrementato il livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2022 di 1.400 milioni di euro (di cui 1.000 milioni assegnati con la legge 5 agosto 2022, n. 111), quale contributo per fronteggiare i maggiori costi legati all’aumento dei prezzi delle fonti energetiche ed al perdurare degli effetti della pandemia.

La ripartizione, come riportata nella Tabella A, che costituisce parte integrante del decreto, viene effettuata sulla base delle quote di accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente, rilevate per l’anno 2022.

Si rammenta, inoltre, che ai sensi dell’art. 5, comma 5, del D.L. n. 144/2022, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n. 175, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sempre al fine di compartecipare ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche e dal perdurare degli effetti della pandemia, potranno riconoscere alle strutture sanitarie private accreditate, un contributo una tantum, a valere sulle risorse ripartite con il decreto in oggetto, non superiore allo 0,8% del tetto di spesa assegnato per l’anno 2022.

Contributo, questo, che verrà erogato a fronte di apposita rendicontazione, da parte della struttura sanitaria interessata, nella quale venga dato conto dell’incremento del costo complessivo sostenuto nel medesimo anno per le utenze di energia elettrica e gas, ferma restando la garanzia dell’equilibrio economico del SSR.

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