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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Le novità sul lavoro della settimana
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Le novità sul lavoro della settimana

Decreto crescita e welfare aziendale

David Trotti, Consulente Nazionale AIOP

PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE LA LEGGE DI CONVERSIONE DEL DECRETO “CRESCITA”
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 29/06/2019, la legge di conversione del così detto decreto Crescita. Per quanto riguarda l’area lavoro, viene introdotto il contratto di espansione per le aziende con più di 1000 dipendenti, che prevede un patto tra datore di lavoro, ministero e parti sociali al posto dei contratti di solidarietà espansiva e con la previsione di incentivi all’uscita dei lavoratori anziani. Presentato un incentivo all’assunzione di giovani diplomati presso istituzioni scolastiche con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il bonus non è cumulabile con altri incentivi. Viene rifinanziato il bonus Occupazione Sud per i datori di lavoro privati nelle regioni così dette “meno sviluppate” o in “transizione”, a prescindere dalla residenza del lavoratore. I lavoratori assunti devono avere età compresa tra i 16 anni e i 34 anni, o superiore o pari ai 35 anni, ma privi di impiego da almeno sei mesi. Definite le risorse volte a rendere strutturali la riduzione delle tariffe INAIL introdotte con la legge di bilancio 2019 in via sperimentale fino al 31 dicembre 2021 e strutturali dall’anno 2023. È estesa ai lavoratori che in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro siano transitati in una gestione previdenziale diversa dall’INPS e ai titolari del sussidio di accompagnamento alla pensione entro l’anno 2020, la pensione di inabilità per malattie professionali da amianto. Introdotte modifiche al regime di flat--tax per i pensionati e per lo sgravio fiscale per i lavoratori impatriati.

CONVERSIONE DEI PREMI DI RISULTATO IN SERVIZI DI WELFARE AZIENDALE
Con la risposta all’interpello n.212/2019, l’Agenzia delle Entrate si pronuncia sulla conversione dei premio di risultato in welfare aziendale. Il caso specifico ruota intorno alla possibilità di stipulare un accordo sindacale che dia la possibilità per i dipendenti beneficiari dei premi di risultato di trasformare gli stessi in servizi di welfare, tramite l’attribuzione di un budget figurativo di spesa che sarà poi utilizzato da ciascun beneficiario. L’Agenzia risponde al quesito ribadendo che per quanto riguarda il rispetto del limite di 3.000€, il valore del benefit rileverà nel periodo d’imposta in cui il dipendente ha optato per la conversione del premio di risultato, per la non concorrenza al reddito del benefit viene fatto riferimento al principio di cassa, quindi in riferimento al momento in cui il servizio di welfare viene utilizzato o il rimborso erogato. In conclusione, l’Agenzia, sempre in riferimento alla conversione dei premi in welfare ed alla fruizione ai familiari, ribadisce che nel caso di convivente di fatto, non rientrando nella nozione di familiare, non può essere soggetto al regime di favore previsto dall’art.51 del TUIR.
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