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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

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Linee-guida per il rimborso dei prodotti e soluzioni digitali in sanità

L’UEHP membro del gruppo di esperti che ha redatto il documento

Alberta Sciachì, Responsabile Rapporti internazionali

La Commissione europea ha pubblicato una proposta concernente i principi da introdurre per il rimborso dei Digital Health Product. Si tratta di un documento redatto in collaborazione dai membri dell’eHealth Stakeholders Group, istituito dalla Commissione stessa (DG per la comunicazione e la tecnologia) e formato da esperti in politica digitale, di cui fanno parte MedTech Europe, COCIR, la Società europea di cardiologia, il Gruppo farmaceutico dell’UE (PGEU) e l’UEHP, che ha contribuito attivamente all’elaborazione del paper.
La nostra Associazione europea ha quindi partecipato ad un’iniziativa importante, sia perché la sanità digitale è una delle priorità dell’Unione, sia perché si tratta di un argomento di crescente rilievo per il settore ospedaliero privato, sia anche per il prestigio degli altri componenti del gruppo.
La mancanza di canali di rimborso adeguati, la carenza d’interoperabilità ed altri fattori costituiscono gli ostacoli maggiori alla trasformazione digitale della sanità, che è invece essenziale per la modernizzazione ed ottimizzazione dei sistemi sanitari europei, grazie alle facilitazioni che l’introduzione di strumenti digitali offre per l’erogazione ed organizzazione dei servizi sanitari. In questo ambito, il documento prende in considerazione in particolare le tecnologie mediche, che utilizzano l’informazione e la comunicazione tecnologica (ICTs) per migliorare la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la gestione in sanità.
Le decisioni relative ai rimborsi sono di competenza degli Stati membri e ciò costituisce un fattore problematico per la diffusione della sanità digitale attraverso i sistemi sanitari europei. Per tale ragione, il gruppo di esperti ha suggerito che le autorità nazionali competenti facilitino i rimborsi dei prodotti per la sanità digitale, seguendo quattro principi fondamentali:
1. sono necessari criteri specifici per assumere decisioni appropriate relativamente al rimborso delle soluzioni e prodotti per la sanità digitale
2. i prodotti e le soluzioni per la sanità digitale di maggiore importanza devono poter beneficiare di finanziamenti nazionali o dell’Unione europea, nel quadro dei fondi d’investimento per l’innovazione
3. devono essere sviluppate linee-guida europee per informare ed aiutare tutti i soggetti interessati, come le autorità nazionali competenti, a valutare l’evidenza della validità dei prodotti e delle soluzioni di sanità digitale, per lanciare con successo i dispositivi più rilevanti ed innovativi
4. la specificità di prodotti e soluzioni digitali devono essere prese in considerazione quando si elaborano strumenti per verificare e premiare il valore che offrono ai pazienti, agli operatori sanitari, alla sostenibilità dei sistemi ed alla società.

Ad ogni principio corrispondono poi specifiche e concrete raccomandazioni, rivolte sia alla Commissione europea, sia agli Stati membri, per promuovere lo sviluppo della sanità digitale.
Attualmente circa il 77% della spesa sanitaria dell’UE è destinata all’erogazione dell’assistenza e gli strumenti digitali sono suscettibili di ridurre significativamente l’incremento della spesa sanitaria grazie al miglioramento dell’efficienza. Essi, però, non sono finanziati con regolarità e appropriatezza dagli Stati membri, anche se potrebbero contribuire ad accrescere la sostenibilità dei loro sistemi sanitari, migliorando al tempo stesso gli outcomes dei pazienti.
In conclusione, è dunque di vitale importanza creare un contesto che premi l’innovazione, rendendo progressivamente le tecnologie digitali una componente essenziale della sanità europea del futuro.

In allegato il testo completo
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