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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Prima di tutto la sicurezza
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Prima di tutto la sicurezza

Giornata dei diritti dei pazienti al Parlamento europeo

Alberta Sciachì, Responsabile Ufficio internazionale

L’attenzione alla sicurezza in sanità - tema trattato nei precedenti numeri d’inform@iop - è anche al centro della 12° Giornata dei diritti dei pazienti, organizzata da Active citizenship il 23 maggio presso la sede del Parlamento europeo. In tale occasione, la patient safety è stata illustrata e dibattuta con riferimento specifico ad un problema medico: le carenze nell’esecuzione dei trattamenti terapeutici previsti. Si tratta di un fenomeno purtroppo rilevante, che causa 200mila morti, comporta pesanti implicazioni anche per la spesa sanitaria, valutate approssimativamente in 80 bilioni di euro l’anno.
Le cause di tale fenomeno sono molteplici ed includono aspetti sociali ed economici, fattori correlati al sistema ed ai professionisti sanitari, condizioni patologiche, complessità dei trattamenti, scarsa conoscenza della malattia, follow up inadeguati, mancanza d’informazione riguardo alle terapie.
Superare tali carenze costituisce un aiuto sostanziale alla politica attuale, che mira ad ottenere un’erogazione dei servizi più sostenibile. La finalità fondamentale è, però, quella d’incrementare il rispetto ed il coinvolgimento dei pazienti come partner attivi nel loro percorso di cure, accanto ai professionisti sanitari, nel rispetto dei principi sanciti dalla Carta europea dei diritti dei pazienti, come quelli all’informazione, alla prevenzione, al consenso ed al trattamento personalizzato.
Nel corso dell’evento, ospitato dall’europarlamentare David Borrelli ed introdotto da un videomessaggio del Commissario europeo alla salute, Andriukaitis, sono state messe a confronto le buone e cattive prassi, presentate da Associazioni dei pazienti di sedici diversi Paesi, professionisti, farmacisti, industrie e rappresentanti delle Istituzioni, i quali hanno collaborato per identificare i cambiamenti più urgenti necessari per affrontare il problema, progredendo dall’“aderenza terapeutica” all’“alleanza terapeutica”.
Partendo dalle esperienze concrete, la conferenza ha coinvolto tutti gli stakeholder succitati e le Istituzioni europee, allo scopo d’identificare i cambiamenti necessari per superare questo problema, che mette troppo spesso a rischio la sicurezza dei pazienti per la mancata adesione ai percorsi terapeutici programmati. Il dibattito, ha messo in contatto i diversi soggetti coinvolti nel processo terapeutico, affrontando alcune questioni centrali per individuare quali siano le esigenze ed i dubbi, le richieste inespresse ed i fattori generali, che possono impedire la corretta attuazione delle terapie, con particolare attenzione alle patologie croniche come il diabete o il cancro.
Il messaggio conclusivo della XII giornata del paziente è in sintesi: “L’Europa e gli Stati membri hanno il dovere di ricercare ogni possibile soluzione per migliorare il livello di aderenza al trattamento al fine di realizzare risparmi importanti e migliorare la qualità di vita dei cittadini”, un impegno che dovrà continuare anche nel prossimo mandato delle Istituzioni europee.
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