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Notizie dalla Liguria

Io candidata alla presidenza della Regione Siciliana? No grazie, scelgo la sanità

Intervista al Vice Presidente Aiop, Barbara Cittadini

Barbara Cittadini ha deciso di resistere al fascino della politica e ha rifiutato, seppur dicendosi lusingata, la proposta di candidarsi a Presidente della Regione siciliana alla prossima tornata elettorale di novembre. Ha preferito restare al servizio dell’assistenza e delle cure ai siciliani, per dare un contributo concreto al miglioramento del sistema Salute.

Lo stigma contro la sanità privata accreditata: un caso tutto italiano

Da Sanità24, portale de IlSole24ore

In tutta Europa i grandi sistemi di welfare sanitario da decenni hanno sviluppato modelli pluralistici nella produzione ed erogazione delle prestazioni. Anche i più rigidi sistemi di tipo Beveridge utilizzano al proprio interno sempre più frequentemente gestori di attività ambulatoriali e ospedaliere di diritto privato, mentre paesi con sistemi di tipo Bismarck, come Germania e Olanda, hanno scelto da tempo di assicurare ai propri cittadini l' universalità e l' accessibilità delle cure utilizzando esclusivamente assicuratori privati (Olanda) o avviando un imponente piano di privatizzazione della gestione della rete ospedaliera (Germania).

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Notizie Aiop Nazionale

Comunicazione dei dati sanitari a terzi per errore umano
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Comunicazione dei dati sanitari a terzi per errore umano

Il Garante per la protezione dei dati personali ammonisce il titolare del trattamento

Francesca Gardini, Ufficio giuridico

Erronea consegna, a un paziente richiedente copia della propria cartella clinica, della cartella clinica relativa ad altro paziente ed erroneo inserimento nel fascicolo sanitario elettronico di un referto relativo ad altro paziente. Queste le violazioni di dati personali notificate in ottemperanza al Regolamento (UE) 2016/679, da una ASL e un IRCSS, al Garante per la protezione dei dati personali, rispetto alle quali l’Autorità ha stabilito di ammonire i titolari.

In entrambi i casi, il Garante ha riconosciuto l’illiceità del trattamento dei dati personali, configurando, sia la consegna di copia della cartella clinica di un paziente ad altro paziente che l’erronea attribuzione di un referto ad un soggetto diverso dall’interessato, una comunicazione di dati relativi alla salute dell’interessato a soggetti terzi priva di idoneo presupposto giuridico, con conseguente violazione dei principi base applicabili al trattamento e, in particolare, quelli di «liceità, correttezza e trasparenza» di cui all’art. 5, par. 1, lett. a) del Regolamento, nel primo caso, e quelli di «integrità e riservatezza» di cui all’art. 5, par. 1, lett. f), nel secondo.

Nonostante quanto sopradetto, nel primo episodio, il Garante, con provvedimento del 2 luglio 2020 (doc. web. n. 9440096), considerato che, come dichiarato dallo stesso titolare, il destinatario della cartella clinica consegnata accidentalmente ha prontamente contattato l’ospedale, riconsegnando la documentazione, ha qualificato l’episodio come “violazione minore”, ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679.

Il Garante, dunque, sulla base delle predette considerazioni, ha stabilito di ammonire la ASL per la violazione della disciplina sulla protezione dei dati personali, anche alla luce della circostanza che l’episodio risulta essere stato unico e isolato, determinato da un errore umano, e che il titolare ha prontamente adottato – appena venuta a conoscenza della violazione - correttivi nella procedura di preparazione e consegna delle cartelle cliniche, istruendolo gli operatori.

Analoghe considerazioni sono state poste alla base del provvedimento del 9 luglio 2020 (doc. web. 9440117) con il quale il Garante, nel secondo caso, considerato, altresì, che la struttura sanitaria, ha informato l’interessato dell’accaduto e ha adottato accorgimenti organizzativi e iniziative formative volte a sensibilizzare il personale al rispetto delle disposizioni sulla protezione dei dati e delle procedure per la corretta identificazione dei pazienti, ha qualificato la violazione come “minore” e, conseguentemente, ammonito l’IRCSS.

Si tratta di due episodi, come dichiarato dallo stesso Garante, di portata oggettivamente limitata che dimostrano come la sensibilizzazione del personale e la previsione di adeguate misure organizzative rappresentino, al pari delle misure tecniche, elementi essenziali della sicurezza del trattamento (Newsletter n. 467 del 27 luglio 2020).
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