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Notizie dalla Liguria

Io candidata alla presidenza della Regione Siciliana? No grazie, scelgo la sanità

Intervista al Vice Presidente Aiop, Barbara Cittadini

Barbara Cittadini ha deciso di resistere al fascino della politica e ha rifiutato, seppur dicendosi lusingata, la proposta di candidarsi a Presidente della Regione siciliana alla prossima tornata elettorale di novembre. Ha preferito restare al servizio dell’assistenza e delle cure ai siciliani, per dare un contributo concreto al miglioramento del sistema Salute.

Lo stigma contro la sanità privata accreditata: un caso tutto italiano

Da Sanità24, portale de IlSole24ore

In tutta Europa i grandi sistemi di welfare sanitario da decenni hanno sviluppato modelli pluralistici nella produzione ed erogazione delle prestazioni. Anche i più rigidi sistemi di tipo Beveridge utilizzano al proprio interno sempre più frequentemente gestori di attività ambulatoriali e ospedaliere di diritto privato, mentre paesi con sistemi di tipo Bismarck, come Germania e Olanda, hanno scelto da tempo di assicurare ai propri cittadini l' universalità e l' accessibilità delle cure utilizzando esclusivamente assicuratori privati (Olanda) o avviando un imponente piano di privatizzazione della gestione della rete ospedaliera (Germania).

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Notizie Aiop Nazionale

Aggiornate le Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine
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Aggiornate le Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine

Francesca Gardini, Ufficio giuridico

Il 12 agosto 2020 la Direzione Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, con Circolare n. 27166, ha reso noto l’aggiornamento delle “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine” che, rispetto alla versione del 24 giugno 2010, riscrive il percorso assistenziale dell’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico, precedentemente svolto in regime ospedaliero ordinario, ammettendolo, altresì, fino ai 63 giorni di età gestazionale, in luogo degli originari 49.

La revisione del documento, come si legge nella citata Circolare, è avvenuto alla luce della raccomandazione formulata dall’OMS in ordine alla somministrazione di mifepristone e misoprostolo per la donna fino alla 9ª settimana di gestazione e delle più aggiornate evidenze scientifiche sull’uso di tali farmaci, nonché in virtù del ricorso nella grande parte dei Paesi europei al metodo farmacologico di interruzione di gravidanza in regime di day hospital e ambulatoriale.

Ecco che allora il consultorio, nella nuova versione delle suddette Linee di indirizzo, diviene la struttura deputata a prendere in carico la donna ove dovranno essere svolti il colloquio preliminare, la certificazione, l’anamnesi e la valutazione clinica e psicologica; in alternativa, attese le diversità organizzative presenti sul territorio nazionale, la donna potrà essere presa in carico da realtà ambulatoriali delle strutture sanitarie e istituzionali, come ambulatori di ginecologia e ostetricia.

L’équipe del consultorio, ove sia possibile organizzare un percorso ambulatoriale, provvederà a somministrare il trattamento farmacologico in autonomia, garantendo spazi idonei e personale dedicato; in alternativa, il consultorio dovrà raccordarsi con la struttura ospedaliera che prenderà in carico la donna per il trattamento farmacologico o per un eventuale intervento di revisione della cavità uterina, fermo restando che la prima somministrazione farmacologica potrebbe essere, comunque, compito del consultorio.

Il luogo istituzionale per l’esecuzione dell’interruzione volontaria di gravidanza, come precisato dalle stesse Linee di indirizzo, nonostante le modifiche del percorso assistenziale, non più attuabile in regime ospedaliero ordinario, ma in day hospital e ambulatoriale, viene individuato, conformemente a quanto previsto dalla legge 194/1978, nelle strutture pubbliche del SSN, in quelle private autorizzate dalla regione (art. 8) e nei consultori.

Le Linee di indirizzo, così come proposte dalla Direzione Generale della prevenzione sanitaria, hanno ricevuto, in data 4 agosto 2020, il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità che si è espresso in merito al «ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale presso strutture ambulatoriali/consultori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati all’ospedale ed autorizzati dalla regione oppure di day hospital», rilevando, tuttavia, che l’applicazione della nuova versione delle Linee di indirizzo potrebbe essere limitata dalla Delibera AIFA 14/2019, che vincola l’utilizzo del mifepristone in regime di ricovero, e dalle indicazioni terapeutiche del misoprostolo (AIFA 21 maggio 2020), la cui somministrazione è controindicata in combinazione con mifepristone per l’interruzione medica della gravidanza in epoca superiori ai 49 giorni di amenorrea; limitazioni superate con successiva Determina AIFA del 12 agosto 2020 n. 865.
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