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Notizie dalla Liguria

Il ruolo di Aiop nella formazione continua

di Gabriele Pelissero - La formazione, soprattutto quella di rango ECM, si conferma come un'opportunità che può portare gli operatori ad innalzare i livelli qualitativi delle proprie prestazioni e performance complessive delle strutture nelle quali prestano Ia propria attività, oltre che a ridurre drasticamente i rischi connessi con l'opera quotidiana al servizio dei pazienti. L'apporto della formazione continua in medicina resta fondamentale e lo sforzo posto in essere dalla Commissione Nazionale, anche nell'organizzazione dei Forum annuali, tende a fornire a tutti gli attori del sistema (strutture, Provider, organismi istituzionali) gli strumenti più idonei per valorizzarne iI ruolo e l'importanza in un ambito così particolare e delicato.

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Notizie Aiop Nazionale

Il nuovo software per il monitoraggio ed il benchmarking degli esiti clinici
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Il nuovo software per il monitoraggio ed il benchmarking degli esiti clinici

In occasione della 55° Assemblea Generale AIOP svoltasi a Cernobbio dal 9 al 12 maggio scorso, Innogea ha presentato la soluzione Caredata Clinical Outcomes Analytics.

Il software, interamente web based, ha come fonte dati il Programma Nazionale Esiti nelle sue diverse edizioni ed è stato progettata per supportare le strutture sanitarie nel migliorare le proprie performance cliniche attraverso l’analisi ed il confronto con gli altri operatori.
Tale obiettivo ha una rilevanza strategica oltre ad un forte impatto di natura sociale. L’art. 1 comma 515 della legge di bilancio 2019 (LEGGE 30 dicembre 2018, n. 145) stabilisce, infatti, che per gli anni 2020 e 2021, l’accesso delle regioni all’incremento del livello del finanziamento rispetto al valore stabilito per l’anno 2019 è subordinato alla stipula, entro il 31 marzo 2019, di una specifica intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per il Patto per la salute 2019-2021 che contempli misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi. Il successivo comma 516 annovera tra tali misure, al punto f) il miglioramento dell’efficienza e dell’appropriatezza nell’uso dei fattori produttivi e l’ordinata programmazione del ricorso agli erogatori privati accreditati che siano preventivamente sottoposti a controlli di esiti e di valutazione con sistema di indicatori oggettivi e misurabili.
Attraverso l’utilizzo di Caredata Clinical Outcomes Analytics il management delle strutture sanitarie avrà la possibilità di rispondere in maniera veloce ed efficace a tali quesiti:
• per quali procedure la mia organizzazione è caratterizzata da esiti eccellenti, allineati con i benchmark nazionali?
• per quali, ancora, la mia organizzazione è caratterizzata da esiti che, ancorché migliorabili se valutati su base nazionale, si pongono comunque ai primi posti nel panorama regionale?
• per quali invece, la mia organizzazione è caratterizzata da esiti scadenti tanto valutati su base nazionale quanto su base regionale?
• come si pongono i miei esiti nel panorama regionale rispetto a quelli dei miei competitors e rispetto alla mediana ed al best in class regionale?
• quali degli esiti clinici della mia organizzazione sono realmente critici?
• verso quale procedura e relativo esito è opportuno allocare le risorse disponibili per intraprendere progetti di miglioramento?
Con Caredata Clinical Outcomes Analytics tutte le elaborazioni necessarie sono funzionalità attivabili con un click. Vediamole nel merito.

 



Caredata Clinical Outcomes Analytics presenta quattro tools principali denominati:
• tabella Sinottica
• grafici a dispersione
• sintesi performance
• analisi trend.

Tabella Sinottica
La tabella sinottica presenta tutti gli indicatori di esito per cui una struttura sanitaria è stata valutata. La tabella può essere elaborata selezionando il confronto desiderato (regionale o nazionale) e presenta per ciascun indicatore i seguenti dati:
• I casi trattati, per quello specifico indicatore, a livello nazionale/regionale e a livello di struttura con il peso percentuale della struttura su base nazionale/regionale. Occorre ricordare che si tratta dei casi eleggibili per il calcolo dell’indicatore, ovvero dei casi che hanno superato i criteri di selezione della coorte descritti nei protocolli PNE. Tali dati assumono già una prima rilevanza in quanto consentono di valutare se la casistica è significativa per la struttura, se lo è per la regione e se la struttura è importante (in termini di percentuale di casi trattati) per la regione per la specifica procedura.
• Gli esiti di struttura e gli esiti maggiormente rappresentativi a livello nazionale/regionale. Più precisamente per la struttura sono riportati gli esiti grezzi e gli esiti ADJ, per la Regione/Nazione sono riportati gli esiti del Best in Class regionale e i valori della mediana regionale/nazionale. (Occorre precisare che tanto i valori del Best in Class quanto la mediana sono di tipo ADJ in presenza di dati ADJ per la struttura, diversamente sono di tipo grezzo).
La lettura combinata, in colonne contigue, dei dati di struttura e del Best in Class/Mediana regionale consente di ottenere una prima indicazione di posizionamento della struttura.
• Un giudizio di sintesi. Per l’elaborazione di tale giudizio si è suddiviso il panorama regionale/nazionale in quattro “quartili” ovvero gruppi che contengono ciascuno il 25% delle strutture per le quali l’esito in questione è stato valutato. Ovviamente esisterà il quartile delle strutture con esito migliore (verde), e a seguire il secondo (giallo), il terzo (arancione) e infine quello delle strutture con esito peggiore (rosso). Il confine tra il quartile giallo e arancione è rappresentato proprio dalla mediana. La posizione del logo Caredata indica il quartile nel quale la struttura si colloca per quell’indicatore. La presenza di un asterisco sotto il grafico indica se il giudizio è basato su dati grezzi.
• La situazione dell’edizione precedente del PNE. In piccolo entro parentesi sono riportati i dati relativi alla precedente edizione del PNE per un rapido riscontro.
La tabella può essere facilmente ordinata in base a tutti i dati contenuti nelle diverse colonne, compreso per la colonna “giudizio”. Con un semplice click del mouse sarà pertanto possibile evidenziare gli esiti migliori (quartile verde) o gli esiti peggiori (rosso) come nell’immagine sottostante.
Questo primo tool, in sintesi consente di comprendere rapidamente quali siano gli indicatori per i quali a livello regionale o nazionale, la struttura si posiziona nella parte alta o bassa della classifica.



Grafici a dispersione
Per ciascun indicatore è possibile visualizzare un grafico a dispersione selezionando come parametri:
• la tipologia di dati (grezzi o ADJ)
• l’ambito di analisi (nazionale o regionale).
Viene visualizzato un grafico come quello in figura che ha in ascissa il numero di casi ed in ordinata l’esito. Il grafico è caratterizzato dai seguenti elementi:
• la posizione di tutte le strutture erogatrici (ogni struttura pubblica è caratterizzata da un quadrato, ogni struttura privata da un cerchio)
• la mediana delle strutture private (retta grigia) e pubbliche (retta senape)
• le strutture private con esito migliore della mediana sono rappresentate in azzurro, quelle con esito peggiore in rosso
• la struttura di riferimento è rappresentata da un cerchio giallo con bordo verde.
• Il posizionamento della struttura di riferimento relativo all’edizione precedente del PNE è rappresentato con un cerchio verde con bordo giallo collegato al posizionamento attuale da una linea gialla.
Al passaggio del mouse su ciascun elemento vengono visualizzati i dati pertinenti. Facendo click sugli elementi della legenda sotto il grafico è possibile togliere o aggiungere l’elemento dalla visualizzazione.



Questo secondo tool consente far comprendere il posizionamento della struttura rispetto ai players pubblici e privati della regione di riferimento o dell’intera nazione. In particolare, il grafico consente di apprezzare se (come auspicabile) la struttura è posizionata ben al di sopra della mediana regionale.

Sintesi performance
Al fine di avere, in un'unica rappresentazione grafica, tutti gli indicatori e poterne apprezzare la bontà o migliorabilità degli esiti e il livello di criticità per la struttura è stato pensato l’ultimo tool di Caredata Clinical Outcomes Analytics: la Sintesi Performance.
Il grafico è caratterizzato da quattro aree verticali che rappresentano i quattro quartili dal peggiore (rosso a sinistra) al migliore (verde a destra). In ordinata è presente il numero di casi. Nel grafico ogni indicatore è rappresentato da un cerchio di colore corrispondente al quartile in cui si colloca l’esito. La posizione verticale è data dal numero di casi dell’indicatore, la posizione orizzontale, nell’ambito di ogni quartile, è coerente con la posizione dell’indicatore all’interno del quartile. In altre parole, un esito contraddistinto dal cerchio verde sulla linea all’estrema destra del grafico indicherà che per quell’indicatore la struttura è la best in class. Se il cerchio si trova sulla linea gialla al centro del grafico ciò indicherà che per quell’indicatore la struttura è esattamente al centro della classifica e così via.
Al passaggio del mouse su ciascun cerchio compaiono tutti i dati pertinenti.
Appare evidente come un indicatore sia tanto più critico quanto è caratterizzato contemporaneamente da alti volumi e da esiti cattivi (zona a sinistra della mediana). Nel caso presentato in figura vi è un indicatore caratterizzato da elevatissimi volumi (circa 1500 casi) e dall’esito peggiore della Regione. Con tale tool l’individuazione degli esiti critici è particolarmente semplice ed immediata.



Analisi trend
Tale tool, di recente introduzione all’interno della soluzione Caredata Clinical Outcomes Analytics, nasce per consentire un’analisi di dettaglio sull’evoluzione di ciascun indicatore con riferimento alle ultime edizioni disponibili del PNE. Ad oggi sono disponibili le edizioni 2017 e 2018 e verranno inserite le successive edizioni non appena disponibili.
Il tool consente di selezionare l’indicatore desiderato, la tipologia di dati (ADJ o Grezzi) e la tipologia di confronto desiderato (Nazionale o Regionale).
Una volta applicate queste selezioni il tool restituisce una tabella e un grafico con i dati relativi all’evoluzione del tempo dell’indicatore selezionato.


La tabella riporta i dati già presentati nella tabella sinottica ma con il dettaglio dell’indicatore selezionato per le edizioni PNE dal 2017 in poi. Essa consente quindi di apprezzare le variazioni numeriche dei dati relativi a casi trattati ed esiti. È possibile vedere come si è evoluto il giudizio di sintesi.
Il grafico riporta il trend dell’esito in questione. Per ciascun anno sono riportate:
• le aree occupate dai quattro quartili (dal best in class all’underperformer) rappresentati con le fasce di colore verde, giallo, arancione e rosso
• la posizione della struttura rappresentata con un cerchio giallo con bordo verde.
Il grafico consente rapidamente di apprezzare le variazioni in posizione del best in class, dell’underperformer e della mediana e, di conseguenza, la variazione in ampiezza dei quartili. L’analisi comparata della posizione della struttura sanitaria di riferimento e dei quartili consente di comprendere quanto la struttura sia stata più o meno efficace nel miglioramento dell’esito rispetto al contesto di riferimento scelto.



In conclusione, laddove l’ambiente del PNE appare talvolta di difficile navigazione e di non immediata interpretazione, Innogea ha pensato a Caredata Clinical Outcomes Analytics come strumento che in modo semplice e con pochi click metta a disposizione dei Direttori Generali, dei Direttori Sanitari e dei Risk Manager tutti e solo i dati realmente necessari nelle elaborazioni grafiche più efficaci.

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