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COVID 19 - Il Comitato di Bioetica si esprime sulla tutela dei diritti umani
Niccolò de Arcayne, Ufficio Relazioni istituzionali ed internazionali
Il 14 aprile 2020, il Comitato di Bioetica del Consiglio d’Europa ha pubblicato un documento nel quale ha rimarcato come, anche in un contesto di emergenza e gestione di una crisi sanitaria, la tutela dei diritti degli individui risulti fondamentale ed imprescindibile. In questo documento di considerazioni, il Consiglio ricorda quali debbano essere le modalità attraverso cui continuare a garantire l’assistenza ai più deboli e bisognosi, affermando al contempo che la mole di dati sanitari necessari per condurre una lotta efficace contro il virus, debba essere protetta, così come anche i diritti delle persone durante la fase di ricerca.
In particolare, nel documento elaborato dal Consiglio d’Europa è stato approfondito il tema dell’accesso all'assistenza sanitaria, soprattutto in un contesto di scarse risorse, ribadendo come questo debba essere equo e guidato da criteri medici, in particolare in modo che i più vulnerabili, come i disabili, gli anziani, i rifugiati o i migranti non risultino indirettamente discriminati.
Un altro tema importante è quello relativo alla raccolta ed al trattamento di dati sanitari, essenziali nella lotta contro il Covid-19, i quali, si afferma, debbano essere soggetti a condizioni di protezione specifiche. Nel documento si parla anche di restrizioni all'esercizio dei diritti, le quali devono essere prescritte dalla legge e mirare a proteggere gli interessi collettivi, compreso quello della sanità pubblica, per poi giungere all’importantissimo tema delle condizioni speciali, queste ultime applicabili a determinate situazioni di emergenza clinica come quelle affrontate dagli operatori sanitari durante la Pandemia in corso.
Al seguente link è possibile consultare il testo integrale della dichiarazione formulata dal Consiglio d’Europa: https://bit.ly/2ymmC8Y