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Le novità sul lavoro della settimana
INPS e la tracciabilità retribuzione
David Trotti, Consulente Nazionale AIOP
TRACCIABILITÀ DELLA RETRIBUZIONE PER LAVORATORI RICHIEDENTI ASILO
Con la nota n.5293/2019 l’INL chiarisce alcune indicazioni in merito all’applicabilità o meno delle sanzioni previste dalla Legge n.205/2017 in materia di tracciabilità delle retribuzioni per i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze lavoratori richiedenti asilo in attesa della formalizzazione del permesso di soggiorno. La nota commentando la circolare A.B.I. del 19/04/2019 relativa ai chiarimenti sull’obbligo di identificazione per la clientela che fa richiesta di apertura di un conto di base da parte di persone richiedenti asilo. La norma prevede che, al fine di contrastare riciclaggio e finanziamento al terrorismo, è necessaria l’identificazione del futuro proprietario di contro tramite documento di identità o altri documenti considerati equipollenti (es. patente di guida o passaporto). Vista l’emanazione d.l. n.113/2018 (decreto sicurezza) in cui il solo permesso di soggiorno costituisce documento di riconoscimento i tali casi, l’A.B.I. ha previsto che anche la ricevuta di verbalizzazione della domanda di permesso è considerata idonea a consentire l’identificazione personale della persona richiedente. Alla luce di ciò, l’Ispettorato del Lavoro considera come sanzionabile il datore di lavoro che ha corrisposto ai lavoratori richiedenti asilo la retribuzione in contanti, quindi senza aver ottemperato agli obblighi di tracciabilità in vigore da luglio 2018.
RIVALUTAZIONE ASSEGNO ASU E LAVORI DI PUBBLICA UTILITÀ
Con il messaggio n.2212/2019 l’INPS fornisce le indicazioni in merito alla rivalutazione dell’assegno ASU (Assegno di sussidio per Attività Socialmente Utili) e al riconoscimento della contribuzione figurativa per i lavoratori di pubblica utilità. Con riferimento all’orientamento della Suprema Corte e all’accoglimento da parte del Ministero dell’opportunità di rivalutare l’assegno anche per i lavori di pubblica utilità in quanto considerabili come lavori socialmente utili, l’INPS precisa che deve essere riconosciuta anche per tali lavori la contribuzione figurativa, limitatamente ai mesi (massimo dodici) per i quali l’assegno è corrisposto.