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Prima di tutto la sicurezza
Giornata dei diritti dei pazienti al Parlamento europeo
Alberta Sciachì, Responsabile Ufficio internazionale
L’attenzione alla sicurezza in sanità - tema trattato nei precedenti numeri d’inform@iop - è anche al centro della 12° Giornata dei diritti dei pazienti, organizzata da Active citizenship il 23 maggio presso la sede del Parlamento europeo. In tale occasione, la patient safety è stata illustrata e dibattuta con riferimento specifico ad un problema medico: le carenze nell’esecuzione dei trattamenti terapeutici previsti. Si tratta di un fenomeno purtroppo rilevante, che causa 200mila morti, comporta pesanti implicazioni anche per la spesa sanitaria, valutate approssimativamente in 80 bilioni di euro l’anno.
Le cause di tale fenomeno sono molteplici ed includono aspetti sociali ed economici, fattori correlati al sistema ed ai professionisti sanitari, condizioni patologiche, complessità dei trattamenti, scarsa conoscenza della malattia, follow up inadeguati, mancanza d’informazione riguardo alle terapie.
Superare tali carenze costituisce un aiuto sostanziale alla politica attuale, che mira ad ottenere un’erogazione dei servizi più sostenibile. La finalità fondamentale è, però, quella d’incrementare il rispetto ed il coinvolgimento dei pazienti come partner attivi nel loro percorso di cure, accanto ai professionisti sanitari, nel rispetto dei principi sanciti dalla Carta europea dei diritti dei pazienti, come quelli all’informazione, alla prevenzione, al consenso ed al trattamento personalizzato.
Nel corso dell’evento, ospitato dall’europarlamentare David Borrelli ed introdotto da un videomessaggio del Commissario europeo alla salute, Andriukaitis, sono state messe a confronto le buone e cattive prassi, presentate da Associazioni dei pazienti di sedici diversi Paesi, professionisti, farmacisti, industrie e rappresentanti delle Istituzioni, i quali hanno collaborato per identificare i cambiamenti più urgenti necessari per affrontare il problema, progredendo dall’“aderenza terapeutica” all’“alleanza terapeutica”.
Partendo dalle esperienze concrete, la conferenza ha coinvolto tutti gli stakeholder succitati e le Istituzioni europee, allo scopo d’identificare i cambiamenti necessari per superare questo problema, che mette troppo spesso a rischio la sicurezza dei pazienti per la mancata adesione ai percorsi terapeutici programmati. Il dibattito, ha messo in contatto i diversi soggetti coinvolti nel processo terapeutico, affrontando alcune questioni centrali per individuare quali siano le esigenze ed i dubbi, le richieste inespresse ed i fattori generali, che possono impedire la corretta attuazione delle terapie, con particolare attenzione alle patologie croniche come il diabete o il cancro.
Il messaggio conclusivo della XII giornata del paziente è in sintesi: “L’Europa e gli Stati membri hanno il dovere di ricercare ogni possibile soluzione per migliorare il livello di aderenza al trattamento al fine di realizzare risparmi importanti e migliorare la qualità di vita dei cittadini”, un impegno che dovrà continuare anche nel prossimo mandato delle Istituzioni europee.