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Notizie dalla Liguria

Accordo tra Fasi, Aiop, Federanisap, Aris e Agespi per l’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie integrative

Milano, 7 febbraio 2019

Il 7 febbraio, nell’ambito di Connext-Confindustria, il primo evento di partenariato industriale, in programma a Milano, è stato presentato l’accordo sottoscritto tra Fasi, il Fondo assistenza sanitaria integrativa dei dirigenti italiani e le Associazioni di categoria Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), Federanisap (Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali o Interregionali delle Istituzioni Sanitaria Ambulatoriale Private), Aris (Associazione religiosa Istituti Socio Sanitari) e AGeSPI (Associazione gestori servizi socio sanitari e cure post intensive).

Necessaria una maggiore erogazione di prestazioni a livello regionale e risorse per il rinnovo dei contratti

Comunicato stampa del 23 gennaio 2019 a seguito della dichiarazioni del Ministro Grillo sul tavolo di lavoro per il Patto per la Salute

“Auspico che il nuovo Patto per la Salute tenga nella dovuta considerazione, tra i tanti temi, due che, a nostro avviso, sono prioritari: la possibilità per le Regioni, nel rispetto delle risorse assegnate alle stesse, di erogare maggiori prestazioni sanitarie e servizi aggiuntivi per ovviare alla criticità delle liste d’attesa e che queste possano essere garantite dalle nostre strutture, in tempi rapidi, con costi certi e qualità verificabile; la possibilità, sempre per le Regioni, di utilizzare le proprie risorse per il doveroso rinnovo del contratto dei lavoratori che operano nella componente privata del Servizio sanitario".
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Notizie Aiop Nazionale

Aggiornate le Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine
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Aggiornate le Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine

Francesca Gardini, Ufficio giuridico

Il 12 agosto 2020 la Direzione Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, con Circolare n. 27166, ha reso noto l’aggiornamento delle “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine” che, rispetto alla versione del 24 giugno 2010, riscrive il percorso assistenziale dell’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico, precedentemente svolto in regime ospedaliero ordinario, ammettendolo, altresì, fino ai 63 giorni di età gestazionale, in luogo degli originari 49.

La revisione del documento, come si legge nella citata Circolare, è avvenuto alla luce della raccomandazione formulata dall’OMS in ordine alla somministrazione di mifepristone e misoprostolo per la donna fino alla 9ª settimana di gestazione e delle più aggiornate evidenze scientifiche sull’uso di tali farmaci, nonché in virtù del ricorso nella grande parte dei Paesi europei al metodo farmacologico di interruzione di gravidanza in regime di day hospital e ambulatoriale.

Ecco che allora il consultorio, nella nuova versione delle suddette Linee di indirizzo, diviene la struttura deputata a prendere in carico la donna ove dovranno essere svolti il colloquio preliminare, la certificazione, l’anamnesi e la valutazione clinica e psicologica; in alternativa, attese le diversità organizzative presenti sul territorio nazionale, la donna potrà essere presa in carico da realtà ambulatoriali delle strutture sanitarie e istituzionali, come ambulatori di ginecologia e ostetricia.

L’équipe del consultorio, ove sia possibile organizzare un percorso ambulatoriale, provvederà a somministrare il trattamento farmacologico in autonomia, garantendo spazi idonei e personale dedicato; in alternativa, il consultorio dovrà raccordarsi con la struttura ospedaliera che prenderà in carico la donna per il trattamento farmacologico o per un eventuale intervento di revisione della cavità uterina, fermo restando che la prima somministrazione farmacologica potrebbe essere, comunque, compito del consultorio.

Il luogo istituzionale per l’esecuzione dell’interruzione volontaria di gravidanza, come precisato dalle stesse Linee di indirizzo, nonostante le modifiche del percorso assistenziale, non più attuabile in regime ospedaliero ordinario, ma in day hospital e ambulatoriale, viene individuato, conformemente a quanto previsto dalla legge 194/1978, nelle strutture pubbliche del SSN, in quelle private autorizzate dalla regione (art. 8) e nei consultori.

Le Linee di indirizzo, così come proposte dalla Direzione Generale della prevenzione sanitaria, hanno ricevuto, in data 4 agosto 2020, il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità che si è espresso in merito al «ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale presso strutture ambulatoriali/consultori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati all’ospedale ed autorizzati dalla regione oppure di day hospital», rilevando, tuttavia, che l’applicazione della nuova versione delle Linee di indirizzo potrebbe essere limitata dalla Delibera AIFA 14/2019, che vincola l’utilizzo del mifepristone in regime di ricovero, e dalle indicazioni terapeutiche del misoprostolo (AIFA 21 maggio 2020), la cui somministrazione è controindicata in combinazione con mifepristone per l’interruzione medica della gravidanza in epoca superiori ai 49 giorni di amenorrea; limitazioni superate con successiva Determina AIFA del 12 agosto 2020 n. 865.
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