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Ragioneria dello Stato: il monitoraggio della spesa sanitaria - anno 2022. Rapporto n.9
il processo di implementazione del quadro normativo e gestionale del settore sanitario, nonché gli strumenti di verifica e le risultanze dell’attività di monitoraggio
Il Rapporto è suddiviso in due sezioni:
- Aggiornamento dei dati sul monitoraggio della spesa sanitaria;
- Principali informazioni di contesto relative al quadro normativo che regola il settore sanitario.
Nello specifico, dal monitoraggio è emerso quanto riportato di seguito.
- Spesa sanitaria corrente di Conto Nazionale (CN): La spesa sanitaria corrente di CN, tra il 2012 e il 2021 è passata da 110.399,3 a 126.640,2 milioni di euro, equivalente a un incremento medio annuo dell’1,5% (Tab. 1.3). Tutte le annualità considerate presentano una crescita della spesa, ad eccezione per il 2013, anno in cui il tasso di variazione è risultato negativo (-0,9%).
Nello specifico, la crescita riscontrata negli ultimi due anni (2020 e 2021) è direttamente legata alle azioni poste in essere per contrastare la pandemia. Infatti, fino al 2019 l’incremento medio annuo si è attestato allo 0,8%, mentre nel biennio successivo ha raggiunto il 4,1%. In particolare, la crescita osservata nel 2020 (+5,4%) risulta essere più consistente di quella riscontrabile nel 2021 (+2,7%).
- Il confronto con le Regioni della spesa sanitaria corrente di CN: Nel 2020 tutte le regioni hanno mostrato aumenti di spesa, eccezion fatta per il Molise. Nell’ultima annualità una leggera diminuzione è osservabile solo in Emilia Romagna e in Calabria. Il Molise è stata l’unica regione in cui la spesa del 2021 è risultata più bassa di quella sostenuta nel 2019. Di contro, nel biennio 2020-2021 l’aumento percentuale più rilevante è riscontrabile per la Provincia autonoma di Bolzano, la Valle d’Aosta e il Veneto.
- Finanziamento ordinario del SSN, spesa sanitaria corrente di CN – Anni 2012-2021: Dal 2012 al 2021, il fabbisogno sanitario nazionale ha evidenziato un andamento tendenzialmente crescente analogo a quello della spesa sanitaria (Fig. 1.2). Le maggiori differenze tra le due grandezze sono riscontrabili nel 2017, anno in cui il finanziamento ordinario è risultato superiore alla spesa sanitaria corrente di Conto Nazionale per circa 400 milioni di euro, e nel 2021, anno in cui è risultato inferiore di quasi 5.800 milioni di euro.
- Assistenza medico-generica da convenzione: La spesa per l'assistenza medica generica tra il 2012 e il 2021 è passata da 6.710 a 7.155 milioni di euro. Mediamente il livello si è attestato intorno ai 6.800 milioni di euro, equivalente a un incremento annuo dello 0,7% (Fig. 1.7).
- Altre prestazioni sociali in natura da privato: L’aggregato in questione, tra il 2012 e il 2021, è passato da 23.377 a 27.306 milioni di euro. Mediamente, nell’arco temporale in esame, il livello si è attestato intorno ai 25.100 milioni di euro, corrispondente a un incremento medio annuo dell’1,7% (Fig. 1.8).
- Prodotti farmaceutici:
- La spesa per i prodotti farmaceutici, nel periodo 2012-2021, è passata da 7.856,8 a 11.816 milioni di euro, con un corrispondente incremento medio annuo del 4,6% (Tab. 1.9). Nel decennio in esame l’aggregato ha mostrato una crescita fino al 2018 per poi evidenziare una contrazione nell’anno successivo dovuta sostanzialmente all’incasso del pay-back relativo per il superamento del tetto della spesa ospedaliera relativo al periodo 2013-2017, a seguito della risoluzione dei contenziosi amministrativi con le aziende farmaceutiche.
- Nel 2020 è rinvenibile una crescita del 5,8% presumibilmente per le necessità legate all’emergenza sanitaria da Covid-19. L’aumento risulta comunque mitigato dalla contabilizzazione del pay-back per il superamento del tetto della spesa farmaceutica per consumi diretti relativo al 2018.
- Nel 2021 si riscontrata una nuova contrazione (-2,3%) sostanzialmente per l’introito del pay-back per superamento del tetto di spesa per gli acquisti diretti riguardante l’annualità 2019 e una quota di quello riguardante dell’annualità 2020. A livello regionale, il Friuli Venezia Giulia e la Puglia hanno fatto registrare nel 2020 costi inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente.
- Nel 2021 il decremento complessivo della spesa si è riflettuto su diverse regioni che in alcuni casi hanno mostrato contrazioni anche superiori al 10%, come per la provincia autonoma di Bolzano, la Lombardia e la Toscana, anche in relazione alle dinamiche dei rimborsi per pay-back.
- Consumi intermedi: La spesa per i consumi intermedi è pari a 43.146 milioni, in crescita rispetto al 2020 del 10,1%. Tale incremento è attribuibile, in via minoritaria, alla spesa per l'acquisto dei prodotti farmaceutici (+3,5%). Quest’ultima, infatti, sconta le entrate legate al cosiddetto pay-back farmaceutico, ossia il meccanismo di rimborso da parte delle aziende farmaceutiche che si attiva quando la spesa per l’acquisto diretto dei medicinali oltrepassa il tetto prefissato normativamente. La quota più consistente dell’aumento registrato per l’aggregato è, invece, imputabile alla restante quota dei consumi intermedi (+13,1%).
- Spesa out of pocket: Per il 2021, la spesa sanitaria privata, dopo il rallentamento registrato nel 2020 (pari a -11,6% vs il 2019), presenta una significativa risalita fino alla cifra di 37,16 mld, pari al +20,7% rispetto ai valori dell’anno precedente. La distribuzione regionale della rilevazione della spesa sanitaria per l’anno 2021, mostra che la ricrescita dei valori risulta sostanzialmente equi distribuita su tutto il territorio nazionale.
- Ticket: La compartecipazione sanitaria per farmaci e specialistica ambulatoriale si è attestata sui 3 mld di euro nel 2021, in aumento di 300 mln rispetto al 2020.
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