Search
× Search

Notizie dalla Liguria

Accordo tra Fasi, Aiop, Federanisap, Aris e Agespi per l’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie integrative

Milano, 7 febbraio 2019

Il 7 febbraio, nell’ambito di Connext-Confindustria, il primo evento di partenariato industriale, in programma a Milano, è stato presentato l’accordo sottoscritto tra Fasi, il Fondo assistenza sanitaria integrativa dei dirigenti italiani e le Associazioni di categoria Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), Federanisap (Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali o Interregionali delle Istituzioni Sanitaria Ambulatoriale Private), Aris (Associazione religiosa Istituti Socio Sanitari) e AGeSPI (Associazione gestori servizi socio sanitari e cure post intensive).

Necessaria una maggiore erogazione di prestazioni a livello regionale e risorse per il rinnovo dei contratti

Comunicato stampa del 23 gennaio 2019 a seguito della dichiarazioni del Ministro Grillo sul tavolo di lavoro per il Patto per la Salute

“Auspico che il nuovo Patto per la Salute tenga nella dovuta considerazione, tra i tanti temi, due che, a nostro avviso, sono prioritari: la possibilità per le Regioni, nel rispetto delle risorse assegnate alle stesse, di erogare maggiori prestazioni sanitarie e servizi aggiuntivi per ovviare alla criticità delle liste d’attesa e che queste possano essere garantite dalle nostre strutture, in tempi rapidi, con costi certi e qualità verificabile; la possibilità, sempre per le Regioni, di utilizzare le proprie risorse per il doveroso rinnovo del contratto dei lavoratori che operano nella componente privata del Servizio sanitario".
RSS
First45679111213Last

Notizie Aiop Nazionale

La crisi dei Pronto-soccorso e le opportunità mancate
2434

La crisi dei Pronto-soccorso e le opportunità mancate

I pronto soccorso, che sono il centro nevralgico di qualsiasi sistema sanitario, sono al collasso: lì dove ci si muove sulla lama del rasoio, in quell’intervallo temporale di pochi minuti o poche ore in cui si lotta per la sopravvivenza del paziente, si è creato uno spazio sospeso, un limbo clinico-organizzativo dove i malati vengono parcheggiati anche per giorni interi senza ricevere le cure adeguate.

di Alice Basiglini

Area Epidemiologia valutativa -Ufficio studi Aiop

Fa impressione come il tema della sanità pubblica sia spaccato tra voli pindarici e disastri strutturali.
Quello dichiarato da Simeu – società italiana medicina di emergenza urgenza – negli ultimi comunicati stampa dovrebbe far accendere non uno ma mille allarmi.
La carenza di personale stimata nei pronto soccorso italiani è di oltre 5.000 medici e circa 12.000 infermieri; si registrano fino a 800 accessi al giorno nel Lazio di pazienti destinati al ricovero in attesa di un posto letto, di cui oltre 600 in attesa da più di 24 ore; rispetto al periodo pre-pandemico, i pazienti che ricevono cure direttamente in PS sono aumentati del 50%.

I pronto soccorso, che sono il centro nevralgico di qualsiasi sistema sanitario, sono al collasso: lì dove ci si muove sulla lama del rasoio, in quell’intervallo temporale di pochi minuti o poche ore in cui si lotta per la sopravvivenza del paziente, si è creato uno spazio sospeso, un limbo clinico-organizzativo dove i malati vengono parcheggiati anche per giorni interi senza ricevere le cure adeguate.

Ad oggi, non esiste un solo pronto soccorso in grado di fornire prestazioni e cure rispettando gli standard stabiliti e finalmente si è avuto il coraggio di illuminare anche l’altro lato della medaglia di ciò che sta svuotando il servizio di medicina di emergenza-urgenza della sua vitale capacità di risposta.

Non solo carenza di personale – che paralizza ogni ambito del Servizio sanitario nazionale -, non solo mancanze della medicina territoriale – in fase di eterna riorganizzazione sulla carta, senza risorse dedicate - nel rispondere ai bisogni di cura primaria e nel fare da gate keeper, ma anche e soprattutto inadeguatezza dei posti-letto, fatti scomparire negli ultimi anni con un colpo di bacchetta magica, in nome della deospedalizzazione.

In un guado dove le cure primarie non sono mai state potenziate e dove la componente ospedaliera è allo stremo, i pronto-soccorso continuano a essere investiti di accessi inappropriati e a fare da anticamera e da reparto-ombra all’ospedalizzazione vera e propria resa impossibile dal sottodimensionamento dei posti-letto. Le cause dell'affollamento dei pronto soccorso – specifica la Simeu - non sono tanto e solo collegate agli accessi impropri, che negli ultimi anni sono diminuiti, e pesano solo per un 20-30% sul problema; la causa principale dell'affollamento dei pronto soccorso è invece l'impossibilità di inviare nei reparti i pazienti che necessitano di ricovero.

Secondo Simeu, si continua a perseverare in errori di programmazione.

La componente di diritto privato del Servizio sanitario nazionale ha tutte le potenzialità per poter rispondere alla domanda di salute dei cittadini ma, purtroppo, in molte realtà regionali il suo apporto risulta molto limitato o del tutto assente. Questa circostanza viene a volte interpretata paradossalmente come una scelta gestionale, legata a un calcolo di profitto, tesa alla rinuncia ad attività più complesse e costose. Fino a definire l’ambito di attività delle strutture accreditate come una sorta di “riserva protetta”, caratterizzata dalla scelta di prestazioni meno impegnative ma ugualmente molto remunerative. 
Sappiamo, per contro, che nella maggior parte dei casi è la programmazione regionale che non ritiene di inserire tali strutture nella rete dell’emergenza-urgenza, così come sappiamo, in termini più generali di attività ospedaliera, il confronto pubblico/privato sugli indicatori di complessità (peso medio e case-mix) mostra una sostanziale sovrapponibilità tra i due comparti.

Ricorrere alle strutture di diritto privato, per potenziare il fronte dell’emergenza-urgenza, sarebbe quindi una scelta di programmazione lungimirante che aiuterebbe non solo a decongestionare le strutture di diritto pubblico, ma a rispondere con maggiore efficacia, tempestività e puntualità all’insorgere di un bisogno di cura.

Previous Article Il governo rende obbligatorio l'utilizzo delle mascherine fino al 31 dicembre e dispone il reintegro dei medici no-vax
Next Article Afea: Interoperabilità e Cartella clinica
Please login or register to post comments.

Rassegna Stampa Regionale

Articoli delle principali testate giornalistiche nazionali e della stampa locale relativi a sanità, ricerca scientifica e medicina, con una maggior attenzione alla realtà ligure. Il servizio integrale è riservato agli associati Aiop Liguria.

 

Rassegna Stampa Nazionale

RassAiop3HP

La rassegna stampa 
della sanità privata

Servizio riservato agli associati Aiop

Link Istituzionali

Copyright 2024 by Aconet srl
Back To Top