martedì 20 novembre 2018 47450 Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri Il Garante individua le operazioni a rischio D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere. La valutazione di impatto è obbligatoria quando il trattamento dei dati - per l’uso di nuove tecnologie, considerati la natura, l’oggetto, il contesto o le finalità - può presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone. Nel nuovo elenco sono indicati, tra gli altri, i trattamenti valutativi o di scoring su larga scala, i trattamenti automatizzati volti ad assumere decisioni che producono effetti giuridici o incidono in modo significativo sulla persona, i trattamenti sistematici di dati biometrici e di dati genetici, i trattamenti effettuati con l’uso di tecnologie innovative (IoT, intelligenza artificiale, monitoraggi effettuati da dispositivi indossabili). L’elenco, in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, non è esaustivo ed è stato adottato applicando il “meccanismo di coerenza”, uno strumento volto ad assicurare un’applicazione coerente ed uniforme del Regolamento generale sulla protezione dei dati in tutta l’Unione europea. Oltre che per i trattamenti indicati nell’elenco, occorre ricordare che Pa e aziende hanno l’obbligo di adottare una valutazione di impatto sulla protezione dei dati anche quando ricorrano due o più criteri individuati dal Gruppo di lavoro articolo 29 nelle Linee guida in materia di valutazione di impatto nel 2017 e fatte proprie dal Comitato europeo per la protezione dei dati il 25 maggio 2018, oppure quando un titolare ritenga che un trattamento che soddisfa anche solo uno dei criteri, richieda una valutazione di impatto. Tra i criteri individuati nelle Linee guida figurano, ad esempio, la valutazione (comprensiva di profilazione) sul rendimento professionale, la salute, le preferenze personali; il monitoraggio sistematico delle persone; il trattamento che impedisce agli interessati di esercitare un diritto o di avvalersi di un servizio o di un contratto. Previous Article Le Commissioni nazionali Aiop Next Article CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”
La nascita dei nuovi ammortizzatori sociali: verso una nuova speranza La nascita dei nuovi ammortizzatori sociali: verso una nuova speranza Contributo pubblicato sul numero di giugno-luglio 2021 di Melius24, la newsletter realizzata da Il Sole 24 Ore venerdì 11 giugno 2021 Il tema che in questo numero verrà affrontato è quello inerente i nuovi ammortizzatori sociali, o meglio su come possono essere pensati gli ammortizzatori nel futuro, alla luce di tutto quello che l’esperienza della Covid-19 ci ha insegnato. Per cominciare questo articolo partiremo da una "evento" del passato, consapevoli che il presente nasce proprio dal passato ed il presente genera il futuro.
Generazione V-virus, vaccini e varianti. Viaggio nella nuova normalità Generazione V-virus, vaccini e varianti. Viaggio nella nuova normalità giovedì 24 giugno alle ore 18:00 venerdì 11 giugno 2021 Il prossimo 24 giugno si terrà la presentazione del libro del prof. Guido Rasi, “Generazione V-virus, vaccini e varianti. Viaggio nella nuova normalità”, in diretta sui canali Facebook e Youtube del gruppo Consulcesi, partner dell’iniziativa.
Qualità degli outcomes clinici negli ospedali Qualità degli outcomes clinici negli ospedali Confronto tra la Regione Lombardia e le altre Regioni giovedì 10 giugno 2021 I dati riportati nel presente rapporto forniscono un primo quadro comparativo sulla qualità delle reti ospedaliere regionali; rilevano le caratteristiche e i risultati raggiunti dalla rete ospedaliera della Regione Lombardia rispetto alla performance complessiva della componente pubblica e privata, le criticità e le opportunità di miglioramento.
Aggiornamento del DVR e il reato di epidemia colposa Aggiornamento del DVR e il reato di epidemia colposa venerdì 4 giugno 2021 Sin dall’inizio della pandemia in atto, tutto il comparto Sanità è stato chiamato ad un impegno volto a fronteggiare la diffusione del COVID-19 e preordinato alla tutela di pazienti, ospiti e lavoratori dal nuovo rischio biologico insistente su tutta la collettività.