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Notizie dalla Liguria


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Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini». 
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1

«È ora che le Regioni - ha aggiunto Lorenzin - comincino a camminare più con le loro gambe, organizzando meglio la programmazione sanitaria. Si dovrebbe arrivare a un punto di equilibrio dove diminuiamo i ticket, ma anche le tasse generali legate a questa super aliquota».

La ministra della Salute ha inoltre aggiunto: «Abbiamo 20 Regioni, ma ognuna va a modo suo e non solo. Anche all'interno delle Regioni virtuose, c'è differenza tra Asl e Asl e traa ospedale a ospedale. Per questo, la mia proposta non è solo di rilanciare il referendum sul Titolo V, ma anche un modello nuovo di commissariamento e di intervento dello Stato. Non sulla Regione tout court, dove ci sono comunque delle difficoltà immense a entrare in contatto con i Presidenti, ma azienda per azienda. L'Asl che non funziona deve essere commissariata totalmente».

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Notizie Aiop Nazionale

Responsabilità medica a fronte di complicanze e cartella clinica lacunosa

Tribunale di Como, sentenza del 23 aprile 2018

Il Tribunale di Como, nel giudizio deciso con la sentenza del 23 aprile scorso, è stato investito della richiesta risarcitoria formulata da una donna che, dopo aver subito un intervenuto chirurgico a un arto inferiore, presentava una ridotta capacità motoria ricollegabile, secondo la paziente, all'operazione eseguita in regime di day hospital presso una struttura sanitaria. Nonostante i possibili sintomi di complicanze manifestatisi immediatamente dopo il trattamento terapeutico, il personale medico non si era attivato finquando, pochi giorni dopo le dimissioni la situazione si aggravava e portava alla paralisi dell'arto.
Il giudice di merito, conformemente alle posizioni della giurisprudenza di legittimità, ha ritenuto, da un lato, che le complicanze di un intervento chirurgico di routine sono presuntivamente addebitate al personale sanitario che ha prestato la propria opera professionale, e dall'altro, che la difettosa tenuta della cartella clinica da parte dei sanitari non può pregiudicare sul piano probatorio il paziente.


Privacy. Il D. lgs.101/2018 e i dati sanitari

Le novità introdotte dal legislatore nazionale dopo il GDPR

Il D. lgs. n. 101/2018 - di seguito ‘Decreto’ - (recante le disposizioni di adeguamento alla normativa nazionale in tema di privacy al Regolamento europeo n. 679/2016) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 settembre 2018 ed entra in vigore il 19 settembre.
La tecnica utilizzata è stata quella di novellare il D. lgs. n. 196/2003 (c.d. Codice della Privacy) attraverso integrazioni ed abrogazioni.
Il Decreto, all’ art. 1, ha riconosciuto la centralità in materia di protezione dei dati del GDPR, né poteva fare diversamente. Per cui, al momento attuale, la disciplina del trattamento e della protezione dei dati è affidata sia al GDPR che al Codice privacy corretto dal Decreto 101/18 (art. 2).
L'approfondimento analizza, sia pur in maniera sommaria, quali parti del Decreto interessano, tra gli altri, i dati sanitari.


Le novità sul lavoro della settimana

Privacy, sostegno al reddito e Inl

Il 4/09/2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di adeguamento del codice della privacy. Tale decreto entrerà in vigore il 19/09/2018. Nel documento sono definite le parti del vecchio regolamento sulla privacy, D.Lgs 196/2003, che rimangono in vigore in quanto compatibili con il nuovo regolamento Europeo. Si ribadisce che l’analisi della normativa ha portato ad escludere una moratoria delle sanzioni per i primi otto mesi dall’entrata in vigore dell’adeguamento.


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