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Notizie dalla Liguria


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Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini». 
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1

«È ora che le Regioni - ha aggiunto Lorenzin - comincino a camminare più con le loro gambe, organizzando meglio la programmazione sanitaria. Si dovrebbe arrivare a un punto di equilibrio dove diminuiamo i ticket, ma anche le tasse generali legate a questa super aliquota».

La ministra della Salute ha inoltre aggiunto: «Abbiamo 20 Regioni, ma ognuna va a modo suo e non solo. Anche all'interno delle Regioni virtuose, c'è differenza tra Asl e Asl e traa ospedale a ospedale. Per questo, la mia proposta non è solo di rilanciare il referendum sul Titolo V, ma anche un modello nuovo di commissariamento e di intervento dello Stato. Non sulla Regione tout court, dove ci sono comunque delle difficoltà immense a entrare in contatto con i Presidenti, ma azienda per azienda. L'Asl che non funziona deve essere commissariata totalmente».

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Notizie Aiop Nazionale


La sicurezza dei pazienti nella dichiarazione del Parlamento europeo

La patient safety è un tema sempre più al centro dell’attenzione di autorità ed esperti nazionali e internazionali. L’Oms calcola che i danni riportati dai pazienti sono la quattordicesima causa di morte tra le malattie a livello globale, al pari della tubercolosi e della malaria, e che in alcuni Paesi europei il peso dei danni è paragonabile a quello di malattie croniche, come la sclerosi multipla e varie forme di cancro. Le statistiche dimostrano, peraltro, che le strategie per ridurre la percentuale degli eventi avversi comporterebbero, soltanto nell’Ue, la prevenzione di più di 750mila danni dovuti ad errori medici ogni anno, con la conseguente diminuzione di tre milioni e 200mila giornate di ospedalizzazione, di 260mila casi disabilità permanente e di 95mila morti all’anno.


Violazione dell’ordine di reintegrazione e risarcimento del danno

Corte Costituzionale, Sentenza 23 aprile 2018 n. 86

Con la prima sentenza dopo le riforme Fornero e Jobs act, la Corte costituzionale riconosce la natura “risarcitoria” (e non retributiva) all'indennità dovuta al lavoratore che non venga immediatamente reintegrato nel posto di lavoro per ordine del giudice.
Ed invero la Corte affronta il caso di una lavoratrice che aveva proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo con il quale il datore di lavoro le aveva richiesto la restituzione dell’indennità corrispostale per il periodo intercorrente tra la data del licenziamento e la data della sentenza che aveva riformato l’ordinanza di annullamento del licenziamento per giusta causa intimatole e di reintegrazione nel posto di lavoro, emessa a conclusione della fase sommaria.

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