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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Caro-energia: pubblicato in GU il decreto di riparto di 1,6 miliardi di euro
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Caro-energia: pubblicato in GU il decreto di riparto di 1,6 miliardi di euro

Il riparto viene effettuato sulla base delle quote di accesso al FSN 2022

Marilena Rombolà, Ufficio giuridico della Sede nazionale

Nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 62 del 14 marzo 2023, è stato pubblicato il decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 10 gennaio 2023, con il quale, in applicazione dell’art. 5, comma 4, del decreto legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n. 175, si provvede alla ripartizione tra le regioni e le province autonome dell’importo complessivo di 1.600 milioni di euro.

Tale ultimo importo, come precisato all’art. 1, comma 1, tiene conto delle somme stanziate, rispettivamente:

  •  dall’art. 40, comma 1, del decreto legge n. 50/2022 (c.d. decreto aiuti), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91/2022, pari a 200 milioni di euro, quale contributo per far fronte ai maggiori costi sostenuti dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale a causa dell’aumento dei prezzi delle fonti energetiche;
  • dall’art. 5, comma 3 del decreto legge n. 144/2022 (c.d. decreto aiuti-ter), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 175/2022, che ha incrementato il livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2022 di 1.400 milioni di euro (di cui 1.000 milioni assegnati con la legge 5 agosto 2022, n. 111), quale contributo per fronteggiare i maggiori costi legati all’aumento dei prezzi delle fonti energetiche ed al perdurare degli effetti della pandemia.

La ripartizione, come riportata nella Tabella A, che costituisce parte integrante del decreto, viene effettuata sulla base delle quote di accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente, rilevate per l’anno 2022.

Si rammenta, inoltre, che ai sensi dell’art. 5, comma 5, del D.L. n. 144/2022, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n. 175, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sempre al fine di compartecipare ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche e dal perdurare degli effetti della pandemia, potranno riconoscere alle strutture sanitarie private accreditate, un contributo una tantum, a valere sulle risorse ripartite con il decreto in oggetto, non superiore allo 0,8% del tetto di spesa assegnato per l’anno 2022.

Contributo, questo, che verrà erogato a fronte di apposita rendicontazione, da parte della struttura sanitaria interessata, nella quale venga dato conto dell’incremento del costo complessivo sostenuto nel medesimo anno per le utenze di energia elettrica e gas, ferma restando la garanzia dell’equilibrio economico del SSR.

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