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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Dalla mobilitazione alle proposte. Il piano del Pd per rilanciare il Servizio sanitario nazionale
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Dalla mobilitazione alle proposte. Il piano del Pd per rilanciare il Servizio sanitario nazionale

Tra le priorità: finanziamento al 7% del Pil, un piano straordinario per il personale e nuove regole per ridefinire i rapporti con il privato.

Martedì 29 luglio, Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità del Partito Democratico, ha presentato il piano del PD per il rilancio del Servizio sanitario nazionale. La proposta intende tradurre la mobilitazione di questi mesi in un progetto politico capace di restituire centralità alla sanità pubblica e garantire il diritto alla salute in modo equo su tutto il territorio nazionale.

"Il nostro obiettivo - ha dichiarato Sereni - è dare un futuro al Servizio sanitario nazionale, che oggi rischia di trasformarsi da sistema universalistico a sistema per censo. La sostenibilità del Ssn la decide la politica, noi dobbiamo capire quali diritti garantire a tutti e di conseguenza decidere quante risorse investire. Non si può continuare a fare il contrario altrimenti avremo sempre compromessi al ribasso".

Il piano del Partito Democratico si articola in diverse proposte concrete. Ecco le principali:

  • Aumento dei finanziamenti: Il PD propone di aumentare stabilmente il Fondo Sanitario Nazionale (FSN) per avvicinare la spesa sanitaria italiana al 7-7,5% del PIL , in linea con i principali Paesi europei. Per reperire le risorse necessarie, il documento suggerisce di combattere l'evasione fiscale, stimata in oltre 80 miliardi di euro.
  • Rafforzamento del personale sanitario: Il piano prevede il superamento definitivo del tetto di spesa per il personale, introdotto dalla legge n. 226 del 2005, che impedisce il necessario ricambio generazionale con l'intento di rendere nuovamente attrattive le professioni sanitarie e il lavoro nel SSN, anche attraverso il riconoscimento di retribuzioni adeguate. Si propone inoltre di affrontare la questione dei cosiddetti "gettonisti".
  • Prevenzione e medicina territoriale: Il piano dedica un capitolo al rafforzamento della prevenzione e dei servizi di prossimità. Il PD propone di investire maggiormente nella prevenzione primaria, potenziando le vaccinazioni e gli screening per tutte le fasce d'età. L'obiettivo è di rafforzare la rete dei servizi territoriali, come case e ospedali di comunità, assistenza domiciliare e continuità delle cure, per una sanità più vicina ai bisogni reali della popolazione.
  • Ridefinizione dei rapporti con il privato: Il piano affronta esplicitamente il nodo del rapporto tra pubblico e privato. Il Partito Democratico sottolinea che, date le risorse pubbliche limitate, la priorità deve essere data al funzionamento delle strutture pubbliche. Per abbattere le liste d'attesa, la soluzione principale è l'abolizione del tetto di spesa per il personale, piuttosto che l'aumento della spesa per il privato convenzionato. Il piano propone che sia la programmazione pubblica a determinare cosa affidare al privato, per evitare che questo si scelga le prestazioni più remunerative e lasci al pubblico quelle più complesse e costose. Il privato, secondo il PD, deve integrarsi con il sistema pubblico, non sostituirlo né condizionarlo. Il documento, inoltre, propone di monitorare la presenza di società di capitali nel settore e di rivedere la regolamentazione legata alla spesa sanitaria intermediata da fondi e assicurazioni e le agevolazioni fiscali connesse, con l'obiettivo di rendere i fondi sanitari realmente integrativi rispetto alle prestazioni già incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
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