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Notizie dalla Liguria

Intesa Stato-Regioni. Interviene il Presidente Barbara Cittadini, che esprime soddisfazione sul risultato, ma ritiene necessario un intervento più strutturale

Dichiarazioni del 2 agosto 2018

“Esprimiamo soddisfazione per l’intesa che la Conferenza delle Regioni ha raggiunto in merito alla ripartizione del Fondo sanitario 2018. - precisa il Presidente nazionale, Barbara Cittadini - In rappresentanza delle oltre 500 strutture sanitarie e socio-sanitarie associate ad AIOP, ritengo che i 110,1 miliardi messi a disposizione dal Fondo, come quota indistinta, siano un traguardo, ma allo stesso tempo insufficienti per garantire, come ribadito più volte anche dallo stesso Ministro alla Salute, Giulia Grillo, una risposta a tutti i bisogni di salute dei cittadini italiani.

Incontro con il Presidente di Confindustria

Il 19 luglio il Presidente nazionale dell’AIOP, Barbara Cittadini, ha incontrato il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, per un confronto su temi di interesse comune e per una condivisione rispetto a percorsi associativi sinergici. All’incontro erano presenti il professor Gabriele Pelissero e il Direttore Generale di Confindustria, Marcella Panucci.
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Notizie Aiop Nazionale

Aggiornate le Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine
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Aggiornate le Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine

Francesca Gardini, Ufficio giuridico

Il 12 agosto 2020 la Direzione Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, con Circolare n. 27166, ha reso noto l’aggiornamento delle “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine” che, rispetto alla versione del 24 giugno 2010, riscrive il percorso assistenziale dell’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico, precedentemente svolto in regime ospedaliero ordinario, ammettendolo, altresì, fino ai 63 giorni di età gestazionale, in luogo degli originari 49.

La revisione del documento, come si legge nella citata Circolare, è avvenuto alla luce della raccomandazione formulata dall’OMS in ordine alla somministrazione di mifepristone e misoprostolo per la donna fino alla 9ª settimana di gestazione e delle più aggiornate evidenze scientifiche sull’uso di tali farmaci, nonché in virtù del ricorso nella grande parte dei Paesi europei al metodo farmacologico di interruzione di gravidanza in regime di day hospital e ambulatoriale.

Ecco che allora il consultorio, nella nuova versione delle suddette Linee di indirizzo, diviene la struttura deputata a prendere in carico la donna ove dovranno essere svolti il colloquio preliminare, la certificazione, l’anamnesi e la valutazione clinica e psicologica; in alternativa, attese le diversità organizzative presenti sul territorio nazionale, la donna potrà essere presa in carico da realtà ambulatoriali delle strutture sanitarie e istituzionali, come ambulatori di ginecologia e ostetricia.

L’équipe del consultorio, ove sia possibile organizzare un percorso ambulatoriale, provvederà a somministrare il trattamento farmacologico in autonomia, garantendo spazi idonei e personale dedicato; in alternativa, il consultorio dovrà raccordarsi con la struttura ospedaliera che prenderà in carico la donna per il trattamento farmacologico o per un eventuale intervento di revisione della cavità uterina, fermo restando che la prima somministrazione farmacologica potrebbe essere, comunque, compito del consultorio.

Il luogo istituzionale per l’esecuzione dell’interruzione volontaria di gravidanza, come precisato dalle stesse Linee di indirizzo, nonostante le modifiche del percorso assistenziale, non più attuabile in regime ospedaliero ordinario, ma in day hospital e ambulatoriale, viene individuato, conformemente a quanto previsto dalla legge 194/1978, nelle strutture pubbliche del SSN, in quelle private autorizzate dalla regione (art. 8) e nei consultori.

Le Linee di indirizzo, così come proposte dalla Direzione Generale della prevenzione sanitaria, hanno ricevuto, in data 4 agosto 2020, il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità che si è espresso in merito al «ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico fino a 63 giorni pari a 9 settimane compiute di età gestazionale presso strutture ambulatoriali/consultori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati all’ospedale ed autorizzati dalla regione oppure di day hospital», rilevando, tuttavia, che l’applicazione della nuova versione delle Linee di indirizzo potrebbe essere limitata dalla Delibera AIFA 14/2019, che vincola l’utilizzo del mifepristone in regime di ricovero, e dalle indicazioni terapeutiche del misoprostolo (AIFA 21 maggio 2020), la cui somministrazione è controindicata in combinazione con mifepristone per l’interruzione medica della gravidanza in epoca superiori ai 49 giorni di amenorrea; limitazioni superate con successiva Determina AIFA del 12 agosto 2020 n. 865.
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