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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

Question time, Camera. Le risposte del ministro Ciriani
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Question time, Camera. Le risposte del ministro Ciriani

Mercoledì 8 gennaio u.s. nel corso del Question time tenutosi presso l'Aula della Camera, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha risposto all'interrogazione n. 3-01639, a prima firma Faraone (IV), in materia di nomenclatore delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.

Mercoledì 8 gennaio u.s. nel corso del Question time tenutosi presso l'Aula della Camera, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ha risposto all'interrogazione n. 3-01639, a prima firma Faraone (IV), in materia di nomenclatore delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro: 
  • Il presente quesito ha l’obiettivo di fornire chiarimenti in merito al decreto del Ministero della Salute del 26 novembre 2024, con il quale sono state definite le tariffe massime di remunerazione per le prestazioni di assistenza specialistica e protesica, consentendo l'entrata in vigore dei nuovi LEA su tutto il territorio nazionale.
  • Il nuovo tariffario prevede un incremento delle risorse pari a 550 milioni di euro rispetto a quanto destinato a sostenere le tariffe precedenti, risultando pertanto più favorevole in termini di remunerazione. In particolare, il decreto prevede un incremento di oltre 121 milioni di euro per le visite specialistiche e di 56 milioni di euro per le terapie.
  • Inoltre, per quanto riguarda l’approccio metodologico, il lavoro condotto a partire dal 2017 si è basato su dati relativi ai costi delle prestazioni, raccolti da un campione rappresentativo di strutture. Tale analisi è stata integrata, come previsto, con il confronto dei valori tariffari precedentemente definiti e quelli adottati a livello regionale.
  • Nel contesto dell'esame della legge di bilancio 2025, è stata evidenziata la possibilità per tutte le regioni di fissare tariffe superiori a quelle nazionali, a condizione che dispongano delle risorse necessarie per garantire la sostenibilità della spesa conseguente.
  • Si prevede, pertanto, che sarà possibile, in tempi ragionevolmente brevi, apportare le modifiche necessarie al tariffario vigente, al fine di allinearlo maggiormente ai costi effettivi di produzione.
Successivamente, Faraone (IV) ha sottolineato l'impossibilità di alcune regioni di organizzarsi autonomamente, poiché diverse regioni rimarrebbero escluse come la  Sicilia e la Calabria. Infine ha accennato all’autonomia differenziata, sottolineando che questo è un esempio di come quest’ultima sia già (anche se non ancora) in atto poiché tramite l’attuazione di quest’ultima la sanità delle regioni (principalmente) del sud, collasserebbe.
 
QUI per la risposta completa.
 
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