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I messaggi INPS in tema di contratto di espansione e dimissione del lavoratore padre
Commentiamo i messaggi INPS in merito al rispetto dei principi generali per la fruizione degli incentivi e contratto di espansione, e le istruzioni in merito alla gestione del c.d. Ticket licenziamento e lavoratore padre dimissionario
David Trotti, consulente Sede nazionale
Con il messaggio n.1450/2023 l’INPS fornisce alcuni chiarimenti in merito all’accesso agli incentivi per le nuove assunzioni in presenza di un contratto di espansione. Con il messaggio vengono chiariti i termini relativamente alla possibilità di accedere agli incentivi all’occupazione previsti dalla legislazione vigente in caso di nuove assunzioni effettuate in conformità alle previsioni del contratto di espansione. Difatti il riconoscimento è subordinato al rispetto dei principi generali in materia di incentivi all’occupazione di cui all’articolo 31 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150. Un esempio su questo tema e la disposizione che prevede che “gli incentivi non spettano se l'assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva”. L’Istituto chiarisce che, l’obbligo di assumere costituisce, una clausola del programma contrattuale al quale il datore di lavoro volontariamente si assoggetta. Di conseguenza, l’effettuazione delle assunzioni non costituisce l’attuazione di un obbligo di legge, ma il mero adempimento della previsione contrattuale.
Il messaggio n.1356/2023 dell’INPS si pronuncia sul tema delle dimissioni del lavoratore nel periodo di fruibilità del congedo di paternità e obbligo di versamento del ticket di licenziamento. L’istituto, riassumendo l’impianto normativo, ricorda che in caso di dimissioni del lavoratore padre dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in caso di fruizione del congedo di paternità obbligatorio o di congedo di paternità alternativo, intervenute nel periodo di durata del congedo di paternità (obbligatorio o alternativo) e sino al compimento di un anno di età del bambino, determinano la sussistenza dell’obbligo contributivo, c.d. ticket di licenziamento, poiché le dimissioni del lavoratore padre rientrano nelle causali che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto alla NASpI. Nel messaggio sono riepilogate le modalità di compilazione del flusso Uniemens e le istruzioni per il corretto versamento dei contributi dovuti per gli eventi dimissionari che decorrono nell’arco temporale che va dai due mesi prima la data presunta del parto e sino al compimento di un anno di età del bambino.