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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Le novità sul lavoro della settimana
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Le novità sul lavoro della settimana

Sicurezza sul lavoro, Reddito di cittadinanza, appalti

David Trotti, Consulente della Sede nazionale

MEDICO COMPETENTE: UN RIEPILOGO SUI REQUISITI DELLA NORMATIVA
Con Interpello n.7/2019 il Ministero del Lavoro si pronuncia sull’obbligo inerenti ai medici, nel caso specifico, del corpo di Polizia, relativamente all’invio dell’autodichiarazione relativa al possesso dei titoli e requisiti per poter iniziare ad operare in qualità di medici competenti. Il Ministero del lavoro specifica che per poter svolgere le funzioni di medico competente risulta necessario il possesso del titolo e dei requisiti dell’aggiornamento ECM, come previsto dall’art.25 del decreto legislativo n.81/2008. Si ricorda che nel decreto sopra citato sono poi riportati i titoli e i requisiti necessari allo svolgimento di funzione di medico competente, nonché le modalità di partecipazione alla formazione e aggiornamento. La possibilità di svolgere o meno l’attività è subordinata all’obbligo di iscrizione dell’elenco dei medici competenti istituto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

DISPOSIZIONI ATTUATIVE PER IL REDDITO DI CITTADINANZA: IL RUOLO DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
La circolare n.3/2019 dell’ANPAL fornisce le prime istruzioni operative per l’attuazione da parte dei centri per l’impiego delle disposizioni relative al reddito di cittadinanza. Nella circolare sono definite le modalità di sottoscrizione del patto di lavoro, la definizione di “congruità” relativamente all’offerta di lavoro e il regime sanzionatorio in caso nel caso dei precettori di NAsPI, mancata effettuazione della DID (Dichiarazione di immediata disponibilità), partecipazione alle iniziative formative o di riqualificazione, nonché il rifiuto di aderire ai progetti di utilità collettiva.

DEBITI CONTRIBUTIVI E RESPONSABILITÀ SOLIDALE DEL COMMITTENTE
Con parere n.943/2019 l’INL si pronuncia sulla responsabilità solidale del committente per debiti contributivi, con riferimento alle recenti pronunce della Corte di Cassazione. Nello specifico la Corte ha affermato che il regime decadenziale dei due anni previsto dall’art. 29, comma 2 del D.Lgs. n.276/2003 trova applicazione esclusivamente all’azione esperita dal lavoratore. La Corte argomenta partendo dalla considerazione, consolidata in giurisprudenza, secondo cui il rapporto di lavoro e il rapporto previdenziale, per quanto connessi, sono tra loro distinti, atteso che l’obbligazione contributiva, facente capo all’INPS, a differenza di quella retributiva, deriva dalla legge, ha natura pubblicistica e risulta pertanto indisponibile. L’INL, in conclusione, specifica che il termine decadenziale di due anni riguarda esclusivamente l’esercizio dell’azione nei confronti del responsabile solidale da parte del lavoratore, per il soddisfacimento dei crediti retributivi e non è applicabile, invece, all'azione promossa dagli Enti previdenziali per il soddisfacimento della pretesa contributiva.
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