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DL Enti pubblici e termini legislativi
L'Aula della Camera ha approvato in prima lettura il provvedimento in titolo così come modificato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio e sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Il testo passa ora al Senato per la seconda lettura.
L'Aula della Camera ha approvato in prima lettura - con 146 voti favorevoli, 82 contrari e 1 astenuto - il
DL Enti pubblici e termini legislativi ("
Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale"A.C.
1151), così come modificato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio e sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.
Il testo passa ora al Senato per la seconda lettura.
Nel corso della seduta sono stati presentati e votati gli Ordini del Giorno.
In particolare, sono stati accolti i seguenti OdG:
- accolto come raccomandazione 9/1151-A/2, a prima firma Girelli (PD), che impegna il Governo ad adottare ogni possibile iniziativa volta a fare chiarezza rispetto alle anticipazioni emerse dalla testata giornalistica e, in ogni caso, a realizzare sia tutte le case di comunità che gli ospedali di comunità previste nel Pnrr entro il termine stabilito.
- accolto come raccomandazione 9/1151-A/4, a prima firma Deidda (FdI), che impegna il Governo ad adottare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ogni iniziativa volta alla stabilizzazione delle professionalità acquisite in virtù della normativa indicata in premessa, prorogando all'uopo la scadenza prevista per gli attuali contratti, almeno fino al 31 dicembre 2023, anche al fine di garantire una più ampia, stabile e proficua collaborazione con la sanità pubblica, con la predisposizione di apposite selezioni interne per la stabilizzazione e/o mediante la stipula di specifici accordi con il Sistema Sanitario Nazionale ed eventualmente con le regioni.
- 9/1151-A/49, a prima firma Schifone (FdI), che impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare le necessarie misure, anche di carattere normativo, al fine di consentire la riapertura dei termini per le iscrizioni agli elenchi speciali istituiti presso gli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, di cui all'articolo 1 del decreto del Ministro della salute 9 agosto 2019, fatta salva la posizione di coloro che sono già iscritti.
- 9/1151-A/4, a prima firma Deidda che impegna il Governo ad adottare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ogni iniziativa volta alla stabilizzazione delle professionalità acquisite in virtù della normativa indicata in premessa, prorogando all'uopo la scadenza prevista per gli attuali contratti, almeno fino al 31 dicembre 2023, anche al fine di garantire una più ampia, stabile e proficua collaborazione con la sanità pubblica, con la predisposizione di apposite selezioni interne per la stabilizzazione e/o mediante la stipula di specifici accordi con il Sistema Sanitario Nazionale ed eventualmente con le regioni.
Sono stati, invece, respinti:
- 9/1151-A/17, a prima firma Quartini (M5S), che impegna il Governo ad erogare il contributo indicato in premessa solo ed esclusivamente alle strutture sanitarie private accreditate che abbiano i requisiti richiesti dalla norma e che quindi abbiano effettivamente sospeso le attività ordinarie ovvero, in caso di mancanza del requisito, alle strutture pubbliche al fine di ridurre le liste di attesa.
- 9/1151-A/20, a prima firma Ricciardi (M5S), che impegna il Governo a prevedere che il contributo una tantum di cui in premessa sia condizionato alla pubblicazione sul sito istituzionale della regione dell'atto di determinazione del fabbisogno assistenziale, con l'evidenza dei territori saturi e di quelli in cui l'offerta risulti carente, degli accordi contrattuali stipulati nonché del piano di controlli effettuato sul rispetto dei contenuti degli accordi contrattuali.
- 9/1151-A/21, a prima firma Carotenuto (M5S), impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa utile, anche di carattere normativo, volta a riconoscere l'esercizio del mandato parlamentare attraverso lo svolgimento di funzioni ispettive che garantiscano l'accesso senza preavviso, fermo restando il rispetto delle normali attività e della funzionalità del servizio e della struttura, anche nelle strutture e negli enti sanitari e sociosanitari privati accreditati nell'ambito del Servizio sanitario nazionale.
- 9/1151-A/41. Stumpo (Pd), che impegna il Governo a prevedere fin dal primo provvedimento utile finanziamenti del sistema sanitario nazionale tale che la spesa sanitaria sia costantemente pari o superiore al 7 per cento del Pil.
- 9/1151-A/52, a prima firma Zanella (AVS), che impegna il Governo a istituire una commissione tecnica, composta da esperti del Ministero della Salute, che possa approfondire e verificare la tempestività e l'adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti che le regioni e le province autonome, e le loro strutture di supporto, hanno fornito alla popolazione e a tutti i soggetti o enti, pubblici e privati, a qualsiasi titolo coinvolti nel corso di ciascuna fase dell'emergenza pandemica con particolare riguardo alla gestione delle RSA.
- 9/1151-A/6, a prima firma Malavasi (PD), che impegna il Governo a predisporre le misure necessarie volte ad adempiere, con urgenza e nei tempi previsti, all'attuazione di tutti gli impegni previsti dal PNRR e concordati con le istituzioni europee in relazione alla Missione 6 salute al fine di salvaguardare la credibilità e l'affidabilità dell'Italia nel contesto internazionale.
- 9/1151-A/14, a prima firma Tucci (M5S), che impegna il Governo ad adottare ulteriori iniziative normative volte a prevedere che la proroga sia condizionata alla previa pubblicazione di una relazione riportante l'attività svolta, nonché i dati relativi al debito accertato e alle indicazioni riguardanti il fabbisogno del personale parametrato sui flussi di prestazione e criticità disposti agli atti.
- 9/1151-A/18, a prima firma Sportiello (M5S), che impegna il Governo a concedere il contributo una tantum a condizione che sia stato attivato un efficace sistema di valutazione e monitoraggio delle attività erogate, nonché di un rigoroso sistema sanzionatorio che contempli anche la revoca e la sospensione dell'accreditamento, in caso di mancato rispetto degli accordi contrattuali in merito alla tipologia e alla qualità delle prestazioni.
- 9/1151-A/19, a prima firma Di Lauro (M5S), che impegna il Governo a concedere il contributo una tantum di cui in premessa a patto che sia fatta una puntuale verifica sul rispetto degli accordi contrattuali in merito alla tipologia e alla qualità delle prestazioni e sul possesso di tutti i requisiti specifici per l'accreditamento delle strutture e dei servizi.