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Barbara Cittadini: “Condividiamo le dichiarazioni di Schillaci sulle liste attesa, strutture di diritto privato pronte alla collaborazione”
La risposta della Presidente nazionale Aiop in merito alle dichiarazioni del ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto all'Healthcare Talk di Rcs Academy e Corriere della Sera
Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto il 5 aprile all'Healthcare Talk di di Rcs Academy e Corriere della Sera, ha dichiarato che "Le liste d'attesa sono un problema cogente e annoso. Sono intollerabili soprattutto quelle oncologiche.
Abbiamo stanziato nell'ultimo decreto Milleproroghe 360 milioni per le Regioni, e noto per esempio, con grande soddisfazione che nei giorni scorsi la Regione Lombardia, per prima, ha destinato un importante investimento proprio nella riduzione delle liste d'attesa.
Ci vogliono registri unici di prenotazione tra il servizio pubblico e il privato convenzionato - ha affermato - e bisogna puntare anche ad avere una maggiore appropriatezza. E credo, come andremo a fare, che incentivando i medici del servizio sanitario nazionale e riconoscendo loro migliori tariffe per il lavoro extra-orario che fanno, questo possa essere un'arma per combattere le liste di attesa".
La Presidente Nazionale Aiop Barbara Cittadini ha così commentato a mezzo stampa:
“Condividiamo le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispetto all’esigenza di ridurre le liste d’attesa, definite “un problema cogente e annoso”, ed alla necessità di una virtuosa collaborazione con la componente di diritto privato del SSN.
Ritardi e blocchi di prestazioni, mobilità passiva non fisiologica e rinuncia alle cure sono le vere patologie del sistema che minano l’universalità, solidarietà ed equità del SSN.
Concordiamo con l’affermazione del Ministro che “ci vogliono registri unici di prenotazione” tra le strutture di diritto pubblico e quelle di diritto privato per garantire un accesso tempestivo alle prestazioni sanitarie sulla base dei bisogni degli assistiti.
Così come siamo d’accordo che la domanda di cura debba essere orientata a criteri di appropriatezza clinica ed organizzativa, affinché vengano offerti servizi adeguati ai livelli di urgenza e complessità richiesti.
Le strutture di diritto privato del SSN sono, come sempre, disponibili e pronte a garantire il proprio contributo”.
A questo LINK la rassegna stampa.