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Notizie dalla Liguria

Al privato la gestione degli ospedali pubblici disfunzionali

Intervista del Presidente nazionale Gabriele Pelissero pubblicata da Adnkronos Salute

Una proposta 'targata' sanità privata per una maggiore efficienza del sistema sanitario, destinata a far discutere. "Gli ospedali pubblici disfunzionali, che in un piano triennale le Regioni non riescono a risanare, siano affidati al privato per il rilancio". Lo afferma all'Adnkronos Salute Gabriele Pelissero che sottolinea: "Questa è la proposta di Aiop. Una proposta che richiede un confronto, certo. Ma la politica scelga chi eroga prestazioni a un prezzo più basso, salvaguardando la qualità". La costellazione delle aziende associate lungo la Penisola sta crescendo. "Registriamo con grandissima soddisfazione ogni mese 3-4 nuovi iscritti", spiega Pelissero, ricordando che oggi l'Aiop riunisce più di 500 strutture, "più del 90% del privato in Italia, con l'eccezione degli ospedali dipendenti da ordini religiosi". Non sono poche le sfide che la sanità italiana si trova ad affrontare in questi anni.

Verso il rinnovo dei CCNL AIOP

Negli ultimi giorni, importanti novità hanno riguardato il rinnovo del CCNL AIOP, di cui da ottobre 2016 sono stati aperti i tavoli delle trattative con le relative OO.SS. Anzitutto, la riunificazione della parte datoriale, dopo più di 10 anni, da parte di AIOP e di ARIS. Questa novità ha accelerato la dinamica dei rapporti sindacali. Ne abbiamo parlato con il capo della delegazione storica, Emmanuel Miraglia.
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Notizie Aiop Nazionale

Eletto a Bruxelles il nuovo Direttivo di ECHO per il 2024-2026
2005

Eletto a Bruxelles il nuovo Direttivo di ECHO per il 2024-2026

L’imprenditore Averardo Orta riconfermato presidente: “A lavoro per un nuovo e moderno Welfare”.

Nel panorama europeo si lavora ad un Welfare che, valorizzando il capitale umano e puntando su innovazione tecnologica e umanizzazione delle cure, sappia rispondere con maggiore efficacia ed efficienza ai bisogni di salute degli anziani e delle persone fragili. Con questa premessa si è svolta a Bruxelles il 20 giugno scorso l’Assemblea Generale elettiva di E.C.H.O. l’European Confederation of Care Home Organisations.

Il direttivo eletto rimarrà in carica per il biennio 2024-2026. Riconfermato, nella carica di presidente, è l’imprenditore Averardo Orta di ANASTE (Italia).

Rieletti, e anche per loro si tratta di una riconferma, Bernard Meurer di BPA (Germania) vicepresidente, Sebastiano Capurso di ANASTE (Italia) tesoriere, Alberto Echevarria di FED (Spagna) segretario generale.

Soddisfatto della riconferma il presidente di ECHO Averardo Orta:

“Il grado di civiltà di una società si misura da quanto si prende cura dei più fragili e gli anziani. Per assistere dignitosamente la popolazione anziana fragile nei prossimi anni servono investimenti urgenti e politiche comunitarie dedicate. La Confederazione Europea delle strutture assistenziali è pronta a fare la propria parte per condividere a livello europeo esperienze e conoscenze specifiche necessarie alla creazione di un nuovo Welfare in grado di affrontare le sfide che ci attendono”.

 

INVECCHIAMENTO E PROSPETTIVE FUTURE: LE SFIDE IN EUROPA

Come sottolinea l’OCSE nel suo annuale “Health at a Glance 2023” (la salute in uno sguardo) nei prossimi anni si prevede un costante e progressivo invecchiamento della popolazione. Al 2050, la popolazione di età pari o superiore a 80 anni raddoppierà in media nei paesi membri dell’OCSE, dal 4,8% al 9,8%.

In media, nei paesi OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico) le persone di 65 anni potrebbe aspettarsi di vivere altri 19,5 anni. Per quanto riguarda l’aspettativa di vita per chi ha 65 anni è superiore di circa 3,3 anni per le donne rispetto agli uomini. Un divario di genere che dal 2000 non è sostanzialmente cambiato.

Stili di vita non salutari e fattori di rischio per la salute rimangono prevalenti, ad esempio il 19,5% della popolazione adulta convive in media con l'obesità.

Altra questione da attenzionare è che 21 milioni di persone nei paesi OCSE hanno una demenza. Se le tendenze attuali continueranno, questo numero potrebbe aumentare di quasi il 50% entro il 2040, raggiungendo quasi 32 milioni di persone in tutti i paesi OCSE. Giappone, Italia e Germania hanno la più alta prevalenza di demenza.

Infine c’è un divario nell'accesso alle cure. La trasformazione digitale dei sistemi sanitari offre opportunità per migliorare l'assistenza clinica, la ricerca e la gestione del sistema. Tuttavia, solo nel 42% dei paesi il pubblico può accedere e interagire con i propri dati attraverso i portali sanitari elettronici esistenti.

Su tutte queste sfide ECHO continuerà ad impegnarsi per il futuro e a lavorare al fianco delle istituzioni europee.

 

ECHO

La confederazione è stata fondata nel 1989 a Bruxelles per promuovere, in accordo con le istituzioni europee, il miglioramento del comparto sociosanitario, l’assistenza nell’ambito della terza età ma anche delle disabilità, attraverso il principio della cooperazione di tutti i suoi Stati membri. Sito web www.echo-eu.com. Consulente strategica è Ilaria Giannico. Sono attive le collaborazioni con HFE e EU Health Coalition.

 

PRESS OFFICE: Deborah Annolino - Mob. 347.4072574 - Mail d.annolino@adcommunications.it        

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