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Cittadini: “Su spesa privata record, Aiop propone confronto con ministro Grillo”
Comunicato stampa del 7 giugno 2018
La fotografia che emerge dal rapporto Censis-Rbm sui livelli record raggiunti dalla spesa sanitaria privata desta molta preoccupazione. Uno scenario non più tollerabile, che coinvolge una platea sempre più ampia di italiani in difficoltà, alla quale è necessario dare risposte tempestive.
Per questo Aiop raccoglie l'invito del ministro Giulia Grillo agli attori del Ssn, dando piena disponibilità al confronto sul tema.
“La sanità privata accreditata con il Ssn, che già oggi garantisce il 25% di tutte le prestazioni ospedaliere pubbliche ai cittadini italiani, è pronta a impegnare le proprie risorse, presenti in tutte le regioni italiane, dal Nord al Sud, per dare un contributo decisivo alla riduzione delle liste d’attesa, con costi sostenibili e con un alto livello di qualità”. È quanto dichiara il Presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini.
"La solidarietà, il dialogo costruttivo e proficuo e sinergie virtuose con le Istituzioni sono una prerogativa dell’impegno della nostra Associazione all’interno del Ssn. E attraverso il dialogo - prosegue il Presidente Aiop - siamo pronti a discutere su alcuni punti qualificanti della nostra azione programmatica. Per citarne alcuni: la tutela della libera scelta dei cittadini, ovvero il diritto di essere accolto in strutture di qualità, a prescindere che si tratti di realtà a gestione pubblica o privata; la tutela della libertà di scelta del luogo di cura e, quindi, la libertà del paziente di recarsi, anche fuori la propria regione, senza alcuna limitazione della mobilità sanitaria. Siamo e saremo sempre dalla parte del paziente e a sostegno di un Servizio sanitario nazionale maggiormente efficiente e che garantisca una risposta adeguata, in termini quali quantitativi, alla domanda di salute degli italiani. E oggi, soprattutto, siamo disponibili a lavorare insieme ad un piano straordinario di intervento che in pochissimo tempo affronti e risolva il drammatico problema delle liste d’attesa".