In allegato vi riportiamo l'approfondimento del consulente del lavoro, dott. Vincenzo Silvestri, sulla possibilità di ridurre o sospendere l’attività dei lavoratori e ricorrere agli strumenti di integrazione al reddito oggi disponibili.
Confindustria, al fine di supportare le imprese nella corretta interpretazione del DPCM, ha elaborato un elenco di prime FAQ riportate nel documento in allegato.
Ad una settimana di distanza dal primo aggiornamento sulla situazione di emergenza da Covid-19 nell'Unione Europea e nei principali Paesi del mondo, vi proponiamo di seguito un update.
In Austria il numero di contagiati è cresciuto, raggiungendo il numero di 4.486, consistente in un +30% rispetto alla scorsa settimana. Per far fronte alle necessarie esigenze di ordine pubblico, sono stati richiamati 3.000 ex soldati di leva, per la prima volta dal dopoguerra, i quali prenderanno servizio dal 4 maggio.
A causa dell’emergenza epidemiologica in corso, le aziende stanno ricorrendo alla forma di lavoro agile che permette, da una parte, di proseguire l’attività e, dall’altra, di salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavorati in piena conformità con gli oneri posti in capo al datore di lavoro dall’art. 2087 c.c..
Il lavoro agile (o smart working) è definito dalla Legge 81/2017 quale modalità d’esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e da un’organizzazione per fasi, cicli ed obiettivi di norma stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro.