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Il Parlamento europeo adotta una nuova Direttiva sui congedi parentali
Alberta Sciachì, Responsabile Ufficio Rapporti internazionali
Nel mese di aprile il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha adottato una proposta di Direttiva sulla vita lavorativa di genitori e caregiver, destinata ad abrogare l’Accordo quadro sui congedi parentali reso obbligatorio dalla precedente Direttiva 2010/18/UE.
La nuova normativa stabilisce i requisiti minimi in materia, da applicarsi in tutti gli Stati membri, allo scopo di promuovere la presenza femminile sul luogo di lavoro e rafforza il ruolo paterno nelle famiglie.
Si tratta di un orientamento che vuole riflettere i cambiamenti in corso a livello sociale e sostenere l’uguaglianza di genere.
Le novità principali introdotte nella nuova normativa sono:
• il diritto ad almeno dieci giorni di congedo di paternità, in prossimità della nascita, per i padri, retribuito a livello non inferiore a quello dei congedi per malattia;
• due mesi di congedo parentale retribuito e non trasferibile, in quanto diritto individuale, destinato a creare le condizioni per una distribuzione più equilibrata delle responsabilità in famiglia;
• un livello adeguato di retribuzione, stabilito dagli Stati membri, per il periodo di congedo parentale non trasferibile, considerando che ciò comporta spesso una perdita di entrate a livello familiare e il membro della famiglia meglio retribuito deve essere messo in condizioni di fruire del proprio diritto;
• cinque giornate annue di congedo per i caregiver.
In alcuni Paesi tali requisiti sono in tutto o in parte già acquisiti, ma lo scopo della normativa europea è di stabilire un livello di tutela, sia pur non particolarmente elevato, ma ugualmente garantito in tutti gli Stati membri. É contemplato, inoltre, il diritto dei genitori a richiedere un adattamento delle condizioni di lavoro, ivi compresa la modalità on-line, soprattutto nel caso di bambini affetti da disabilità e malattie a lungo termine o per padri o madri single.
Il Rapporteur della nuova normativa, David Casa, ha dichiarato: “Questa direttiva è un investimento per promuovere una migliore uguaglianza di genere ed un migliore condivisione delle responsabilità. Le donne hanno sofferto a causa di diseguaglianze, che hanno determinato differenze di salario e di pensione. Ora saranno sostenute nel loro ingresso nel mercato del lavoro e nel raggiungimento del loro pieno potenziale, mentre gli uomini potranno avere un ruolo maggiore nella formazione dei loro bambini. Questa Direttiva sarà vantaggiosa anche per i membri della famiglia che si prendono cure di persone anziane affette da condizioni serie dovute a particolari patologie o all’età. Si tratta di una norma non solo vantaggiosa per le famiglie, ma anche utile all’economia.”
La Direttiva entra in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’UE e gli Stati membri sono tenuti a recepirla entro tre anni.