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Notizie dalla Liguria

La scomparsa del Presidente Gustavo Sciachì

Presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000

Lo scorso 25 marzo si è spento l’avvocato Gustavo Sciachì, presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000. Un lungo tratto di strada che rende evidente la grande stima e la fiducia che l’Associazione ha risposto nella sua persona. La sua presidenza ha attraversato il tratto più lungo dei 50 anni della storia dell’Aiop, incidendo profondamente sullo sviluppo dell’Associazione, portandola ad acquisire soprattutto maggiore credibilità e forza nel confronto con le istituzioni regionali e nazionali.

Vietato curarsi negli ospedali migliori

Intervista al Presidente nazionale, Gabriele Pelissero, pubblicata su Il Giornale

«Stiamo scivolando verso una situazione inaccettabile - lancia l'allarme Gabriele Pelissero, presidente dell'Aiop -. Invece di migliorare il livello medio nelle regioni che più zoppicano, si vogliono introdurre filtri e blocchi contro le realtà all' avanguardia. E in questo modo, senza che l' opinione pubblica sia stata informata, si toglierà a migliaia di pazienti il potere di scegliere i centri più evoluti. Penso alle migliaia di persone che oggi puntano a Nord per farsi impiantare una protesi all' anca o al ginocchio».

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Notizie Aiop Nazionale

Tumore al seno. Musumeci (Aiop): “Sicilia all’avanguardia nelle terapie innovative, ma necessario ampliare ancora conoscenze e cure”
1980

Tumore al seno. Musumeci (Aiop): “Sicilia all’avanguardia nelle terapie innovative, ma necessario ampliare ancora conoscenze e cure”

Così, Domenico Musumeci, Vice presidente di AIOP Sicilia, nel suo intervento al convegno “Oltre la meta - Tumore metastatico della mammella, Innovazione diagnostica e migliore accesso alle cure”, tenutosi martedì 1° ottobre u.s., presso la Sala Mattarella dell’Assemblea Regionale Siciliana.

L’ultima decade ha visto nella nostra regione, la individuazione strutturale e funzionale delle Breast Unit, private e pubbliche, con risultati che sono a tutti evidenti in termini di erogazione ed equità di cura, ma soprattutto di migliore qualità della vita. Tuttavia, il tumore al seno metastatico resta all’apice della patologia oncologica e questo non dipende tanto dalla sua specifica biologia e incerta evoluzione, ma piuttosto dai limiti della nostra conoscenza e nelle cure attuali”. Così, Domenico Musumeci, Vice presidente di AIOP Sicilia, nel suo intervento al convegno “Oltre la meta - Tumore metastatico della mammella, Innovazione diagnostica e migliore accesso alle cure”, tenutosi martedì 1° ottobre u.s., presso la Sala Mattarella dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha visto la presenza degli operatori del settore di diritto pubblico e di diritto privato del SSR, ma anche dei massimi vertici della politica siciliana.

I numeri - ha proseguito Musumeci - sono impressionanti, un vero esercito di Donne, circa 3200 solo in Sicilia, che vivono, è un eufemismo, un rapporto sbilanciato tra malattia e società. Siamo migliorati nella prevenzione, abbiamo implementato la comunicazione e sensibilizzazione verso i programmi di screening, nonché investito e coperto le specialità mancanti, siamo presenti con studi clinici e terapie innovative, eppure della malattia metastatica rimane solo la malattia, una entità complessa e complicata, con le sue insite problematiche mediche e sociali” ha spiegato Musumeci.

Alle difficoltà familiari, di lavoro, relazionali, comunicative, con cui una Donna con malattia metastatica si confronta giornalmente - ha aggiunto - si sommano un inefficiente impegno sociale e la scarsità dei servizi sul territorio che, anche quando presenti, risultano poco efficaci.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, recita l’articolo 32 della nostra Costituzione, e noi come amministratori abbiamo il dovere di garantirla” ha sottolineato il Vicepresidente di AIOP Sicilia, che ha poi specificato qualche anno fa sono stati individuati 5 punti fondamentali che inquadrano in maniera chiara la strada da seguire: Percorsi Specifici e Selettivi, Studi Clinici validati dal Ministero della Salute, Terapie Innovative, Qualità di Vita e Riconoscimento dell’Invalidità Civile. Sono 5 aspetti che ci riguardano personalmente, che potremo definire come obiettivi basilari, a prescindere da pubblico e privato, la cui attuazione sarà un risultato complessivo per la paziente e per le istituzioni.

La prospettiva – ha concluso Musumeci – è di creare ambulatori dedicati, costole delle Breast Unit, dove specialisti e ricercatori lavorino per una medicina personalizzata e istituire in ogni comune uno sportello socio oncologico dove laici, familiari, associazioni, caregiver, assistenti sociali, sociologi, intercettino bisogni e criticità e siano loro i promotori di una migliore qualità di vita”.

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