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Le novità sul lavoro della settimana
Certificazione Unica, Covid-19, Redditi da lavoro dipendente
David Trotti, Consulente della Sede nazionale
PROROGATO L’INVIO DELLA CERTIFICAZIONE UNICA 2020
Con il decreto-legge n.9/2020 del 2 marzo, pubblicato in G.U. Serie Generale n.53 del 02/03/2020, sono state introdotte alcune misure urgenti di sostegno ai lavoratori e alle imprese per la gestione dell’emergenza da COVID-19. Nello specifico, è stata prorogata al 31 marzo 2020 la trasmissione all’Agenzia delle entrate del telematico relativo alla Certificazione Unica 2020. Si ricorda che a partire dal 2021 tale scadenza è fissata al 16 marzo. Tale proroga è correlata ad un generale spostamento delle varie scadenze fiscali relative alla trasmissione del 730, dati delle detrazioni o deduzioni ed interesserà anche il modello precompilato 2020.
LAVORO AGILE E DIVIETO DI ASSEMBRAMENTI: NOVITÀ IN MATERIA DI GESTIONE DELL’EMERGENZA D COVID-19
Sempre in riferimento alla gestione dell’emergenza da COVID-19, il DPCM del 4 marzo 2020, che ha sostituito il DPCM del 1° marzo 2020, ha previsto numerose limitazioni relativamente alla gestione della permanenza degli accompagnatori nei dipartimenti di emergenza e di accettazione dei Pronto soccorso, l’accesso di parenti e visitatori a strutture di lungo degenza ed RSA, nonché strutture per anziani anche non autosufficienti. Inoltre, per la durata dello stato di emergenza emanato dalla deliberazione del 31 gennaio 2020, i datori di lavoro possono attivare modalità di lavoro agile (smart-working) per tutti i contratti di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali.
“VALORE NORMALE” ED AZIONI NON QUOTATE: LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DA LAVORO DIPENDENTE
Con l’interpello n.77/2020, l’Agenzia delle Entrate si pronuncia sulla determinazione del valore delle azioni in merito ai redditi di lavoro dipendente. L’Agenzia chiarisce che il concetto di “valore normale”, come individuato dall’art.51 del Tuir e con riferimento specifico alle azioni non quotate. In linea generale, è da chiarire che le varie imputazioni relative al reddito di lavoro dipendente sono da disciplinare con il principio di cassa: i compensi od il denaro rivelano fiscalmente solo al momento dell’effettiva percezione da parte del lavoratore, ossia quando entra nella sua sfera patrimoniale.